L’epidemia di E. coli nei panini del McDonald’s: non solo carne, si indaga sulle cipolle
Gli hamburger di carne dei panini di McDonald's sono finiti sotto accusa dopo l'epidemia di E Coli scoppiata tra i clienti ma non si esclude che la causa dell'infezione possa essere la cipolla: ecco le ultime notizie
Negli ultimi giorni, l’epidemia di Escherichia coli negli Stati Uniti ha continuato a catturare l’attenzione dei media e delle autorità sanitarie, specialmente a causa del coinvolgimento di McDonald’s. La situazione sembra aggravarsi, mentre la ricerca della fonte esatta del contagio rimane ancora aperta. Cerchiamo di fare chiarezza su ciò che è successo nell’ultima settimana e quali sviluppi hanno caratterizzato questa crisi.
L’origine del problema: McDonald’s sotto accusa
L’epidemia di E. coli O157 ha avuto origine in diverse località degli Stati Uniti, con un numero crescente di infezioni legate principalmente ai Quarter Pounder venduti presso McDonald’s. Secondo i dati aggiornati fino al 25 ottobre 2024, il numero totale di persone infette è salito a 75, distribuite in 13 stati, tra cui Colorado, Kansas, Utah, Wyoming e altre regioni limitrofe. Le autorità sanitarie, tra cui il CDC (Centers for Disease Control and Prevention), la FDA (Food and Drug Administration) e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), stanno collaborando per cercare di identificare la fonte del problema.
Le prime indagini epidemiologiche hanno indicato due possibili sospettati: gli hamburger di carne bovina e le cipolle affettate utilizzate per la preparazione dei Quarter Pounder. Sebbene la maggior parte dei casi di infezione sia stata associata al consumo di hamburger, la FDA ha dichiarato che le cipolle slivered di Taylor Farms potrebbero essere la vera causa del problema. L’azienda ha quindi avviato un richiamo volontario di queste cipolle, chiedendo ai ristoratori di interromperne l’uso immediatamente.
Le misure precauzionali di McDonald’s
Per limitare i rischi e cercare di ripristinare la fiducia dei clienti, McDonald’s ha deciso di sospendere temporaneamente l’uso di carne bovina e cipolle affettate in diversi stati. Questo provvedimento riguarda prevalentemente i Quarter Pounder, che non saranno più disponibili in alcune zone fino a quando non sarà chiarita l’origine dell’infezione. Inoltre, McDonald’s sta collaborando attivamente con le autorità sanitarie e ha adottato misure di prevenzione, tra cui un maggiore controllo dei fornitori e la pulizia accurata dei locali di produzione.
Il bilancio delle infezioni e le conseguenze per i clienti
Ad oggi, tra i 75 casi registrati, ci sono stati almeno 22 ricoveri e due persone hanno sviluppato la sindrome emolitico-uremica, una complicazione grave che può portare a insufficienza renale. Un decesso è stato confermato in Colorado, colpendo un adulto anziano. Le infezioni da E. coli O157 sono particolarmente pericolose poiché possono provocare sintomi come crampi addominali, diarrea (spesso con sangue), febbre e, in alcuni casi, insufficienza renale,
L’aspetto più preoccupante è che l’origine della contaminazione non è ancora stata confermata. Sebbene le cipolle slivered siano il principale indiziato, le autorità stanno continuando a indagare anche sulla possibilità che la carne bovina sia stata contaminata durante il processo di produzione o distribuzione. Il rischio è che altri fornitori e ristoranti possano aver ricevuto lotti di cipolle contaminate, aumentando il pericolo di nuove infezioni.
Effetti economici e impatto sull’immagine di McDonald’s
Oltre alle preoccupazioni sanitarie, McDonald’s sta affrontando anche significative ripercussioni economiche. Le azioni della compagnia hanno subito un calo a Wall Street nelle ultime settimane, riflettendo l’incertezza degli investitori riguardo alla gestione della crisi e al possibile impatto sulle vendite a livello nazionale. McDonald’s, da parte sua, sta cercando di rassicurare i consumatori, impegnandosi a migliorare la sicurezza alimentare e la trasparenza nelle comunicazione.
Mentre l’indagine prosegue, è chiaro che il problema non è circoscritto alla carne o alle cipolle in sé, ma piuttosto alla catena di distribuzione e alla necessità di migliorare i controlli sulla sicurezza alimentare. Le autorità sanitarie stanno lavorando senza sosta per tracciare l’origine dell’infezione e prevenire ulteriori casi, ma finché non si avrà una certezza sulla causa, il rischio rimane.
McDonald’s ha preso delle misure importanti per ridurre al minimo i pericoli per la salute dei propri clienti, ma è evidente che servirà del tempo prima di poter risolvere completamente la crisi e recuperare la fiducia dei consumatori. Continueremo a monitorare la situazione per fornire ulteriori aggiornamenti non appena disponibili.