Cleptomania: quando il furto diventa un disturbo
Tutto quello che c'è da sapere sulla cleptomania
In questi giorni si sta parlando molto di un noto politico che sarebbe stato fermato in aeroporto per il furto di un profumo. Le versioni su questa vicenda sono diverse ma quello che emerge è che la persona in questione, possa essere affetta da cleptomania. Di che cosa si tratta? La cleptomania è un disturbo del controllo degli impulsi che porta chi ne soffre a rubare oggetti non necessari per uso personale o per il loro valore monetario. Questo comportamento compulsivo può causare significativi problemi nella vita quotidiana di una persona, portando a complicazioni legali, sociali e personali. In questo articolo, esploreremo cosa significa vivere con la cleptomania, le possibili cause di questo disturbo e le opzioni di trattamento disponibili.
Cos’è la Cleptomania?
La cleptomania è classificata nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) come un disturbo del controllo degli impulsi. Le persone che ne soffrono sentono un’urgenza irresistibile e ricorrente di rubare, spesso oggetti di scarso valore. Diversamente dai ladri comuni, i cleptomani non sono motivati da bisogni finanziari o desideri di profitto, ma da un impulso incontrollabile che non diminuisce fino a quando l’atto di rubare non è compiuto.
Cleptomania: cause e fattori di rischio
Le cause esatte della cleptomania sono ancora oggetto di studio, ma alcuni esperti ritengono che possa essere il risultato di un complesso intreccio di fattori biologici, psicologici e sociali. Fattori genetici potrebbero giocare un ruolo, così come squilibri nei neurotrasmettitori cerebrali che regolano l’umore e il comportamento. Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che eventi stressanti o traumi possano scatenare o peggiorare il disturbo.
Cleptomania: l’impatto sulla vita quotidiana
Vivere con la cleptomania può essere estremamente stressante. Il senso di colpa e la vergogna dopo un furto possono portare a depressione e ansia. Le conseguenze legali sono un’altra preoccupante realtà per molti cleptomani. L’arresto e le conseguenze penali possono complicare ulteriormente la situazione, influenzando negativamente la vita lavorativa e le relazioni personali.
Come gestire la cleptomania
Il trattamento della cleptomania può includere terapie psicologiche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che aiuta a modificare i comportamenti problematici sostituendoli con altri più sani. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per trattare i sintomi correlati, come l’ansia o la depressione. Il supporto di gruppi di auto-aiuto e la consulenza familiare possono anche essere utili.
Negli ultimi anni sui media sono state raccontate storie di personaggi molto conosciuti che lottano con la cleptomania ad esempio Winona Ryder: L’attrice americana è stata arrestata nel 2001 per furto in un noto negozio di Beverly Hills. Il caso ha attirato molta attenzione mediatica, e successivamente si è discusso molto sul fatto che potesse soffrire di cleptomania.
Britney Spears: durante un periodo molto difficile della sua vita, ci sono state segnalazioni di Britney Spears che rubava oggetti di poco valore, un comportamento che alcuni hanno attribuito a potenziale cleptomania. La cantante però non ha mai detto di soffrirne. Megan Fox: L’attrice ha rivelato di aver avuto problemi con il furto di cosmetici da negozi durante l’adolescenza, comportamento che è cessato crescendo.
La cleptomania è un disturbo serio che richiede attenzione e comprensione. Con le strategie di trattamento appropriate e il supporto adeguato, le persone affette possono superare l’impulso di rubare e migliorare significativamente la loro qualità di vita. È fondamentale che chi sospetta di soffrire di questo disturbo cerchi aiuto professionale per evitare le gravi ripercussioni che possono derivare dal non trattare adeguatamente questa condizione.