Differenza tra acidosi e alcalosi, metabolica e respiratoria
Qual è la differenza tra acidosi e alcalosi metabolica e respiratoria? Il focus
Quando siamo in salute il pH del sangue ha un valore neutro, ma in caso di disturbi o anomalie possiamo essere soggetti a condizioni di alcalosi o acidosi metabolica e respiratoria. La differenza tra le due situazioni sta nel valore che il pH può raggiungere: in caso di alcalosi, il valore sale al di sopra di 7,45 e nel caso di acidosi scende al di sotto di 7,35. Ma da cosa possono dipendere? La prima distinzione da fare classifica due tipologie di acidosi e alcalosi:
- Respiratorie, che derivano cioè da problemi nella funzione respiratoria;
- Metaboliche, in cui la causa deriva da disturbi del metabolismo cellulare o della funzione renale.
Andiamo a vedere nel dettaglio da cosa possono dipendere queste condizioni fisiologiche.
Alcalosi respiratoria e metabolica
L’alcalosi respiratoria si verifica a seguito di un’eccessiva perdita di anidride carbonica, che fa aumentare il pH del sangue. La causa principale è l’iperventilazione, sintomo di diversi disturbi. Chi soffre di ansia, nevrosi o attacchi di panico, sa cosa significa quando il corpo va in iperventilazione. Ma ci sono altre cause che possono scatenarla:
- Lesioni del sistema nervoso centrale, a seguito di traumi, meningiti o alterazioni vascolari;
- Anemia o ipertiroidismo;
- Febbre alta, durante la quale il corpo accelera la respirazione per mantenere l’ossigenazione opportuna a combattere un’influenza o un’infezione batterica;
- Disturbi d’alta quota, comunemente conosciuti come “mal di montagna” e causati da una repentina discesa della pressione dell’aria;
- Pneumopatie, come polmoniti o embolie polmonari;
- Cirrosi.
L’alcalosi metabolica invece è dettata da una repentina perdita di acidi o da un’eccessiva ingestione di sostanze alcaline. Nel primo caso, si può verificare a seguito di cirrosi, eccessivo uso di lassativi o episodi continui di vomito, come a seguito di un’intossicazione alimentare. Il corpo si difende da questa condizione fisiologica diminuendo la frequenza respiratoria, per ridurre l’espulsione di anidride carbonica. I sintomi più tipici in questo caso sono vertigini, disorientamento e irritabilità dell’umore.
Acidosi respiratoria e metabolica
L’acidosi respiratoria deriva da un eccessivo accumulo di anidride carbonica, che determina l’aumento del pH del sangue. Le cause sono associate a una ridotta ventilazione polmonare o a una scorretta capacità di trasporto dell’anidride carbonica nel sangue da parte dei globuli rossi. I disturbi alla base di queste condizioni si ritrovano nelle malattie polmonari, come l’asma bronchiale o l’enfisema polmonare, o nelle malattie neuromuscolari, che impediscono la corretta espansione della gabbia toracica, limitando la respirazione. In questo senso, livelli gravi di obesità possono provocare una condizione di acidosi proprio a causa della limitata mobilità dei muscoli, compresi quelli della gabbia toracica.
L’acidosi metabolica invece si manifesta a seguito di un’eccessiva produzione di acidi da parte dell’organismo o da una perdita repentina di bicarbonati per via intestinale o renale. Il valore del pH del sangue diminuisce, obbligando il corpo ad accelerare la ventilazione come risposta di difesa. Le cause alla base dell’acidosi metabolica sono davvero molte, dalle infezioni gravi alla disidratazione, dalle intossicazioni al diabete. Ci sono però dei sintomi che se protratti nel tempo possono aiutare a individuarla, come nausea, vomito ripetitivo e scarsa contrattilità cardiaca.