Virus killer West Nile: come si trasmette e come si sta diffondendo
Il virus West Nile sta creando panico in alcune città italiane, dove sono già stati registrati dei decessi. Ecco come si sta diffondendo la patologia
Sono molti i cittadini italiani che si stanno chiedendo come si trasmette il virus killer West Nile, che ha portato alla morte due anziani a Ferrara. Solitamente la trasmissione avviene da volatile a uomo e la zanzara svolge il ruolo di vettore. La zanzara può anche trasmettere tale virus a determinati uccelli, che possono diffonderlo. Vediamo insieme quali sono i dettagli sulla diffusione virus killer West Nile, che sta creando panico in diverse città italiane.
COME SI TRASMETTE IL VIRUS WEST NILE, CHE STA CREANDO IL PANICO IN ALCUNE CITTÀ ITALIANE
A Ferrara due persone, di 69 e 86 anni, sono morte a causa del virus killer West Nile. Entrambi sappiamo che erano affetti da patologie cardiovascolari ed erano stati ricoverati nell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara rispettivamente il 30 e il 31 luglio. La trasmissione del virus, in questi due casi, è collegata alla presenza del vettore costituito dalla zanzara del genere Culex, abbastanza diffusa sul territorio Ferrarese. In questo periodo la diffusione è abbastanza alta, visto che sono stati diagnosticati circa quindici casi di West Nile. Su Agi.it Marco Libanore, direttore del reparto Malattie infettive del’Azienda ospedaliera di Ferrara, attraverso un’intervista ha rivelato che determinati uccelli possono diffondere il virus e tenerlo dentro di sè anche per oltre sei mesi. La zanzara punge il volatile, come le gazze o le cornacchie, e poi il virus viene trasmesso all’uomo. Su 100 persone che vengono punte dalla zanzare portatrice del virus, 80 non manifestano alcun sintomo. Le altre 20, invece, si ritrovano ad affrontare una febbre transitoria. Nel 95% dei casi si tratta di individui che hanno più di 65 anni e con patologie concomitanti. Libanore ha rivelato che tale virus si chiama virus del Nilo poiché i primi casi sono stati raccontati nel 1937 alle fonti del Nilo, in Uganda. Da qui i volatili si sono spostati arrivando fino alle nostre latitudini, diffondendo così il virus.
Attualmente a Bologna, Rovigo e Modena ci sono già stati 4 casi di West Nile e uno anche Pordenone. Anche in Veneto un uomo di 79 anni ha perso la vita a causa di questa patologia. Libanore ha affermato che ha iniziato a vedere questo genere di casi dall’anno 2008. Questa patologia è ricorrente nei mesi estivi, ha rivelato il direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale romagnolo. Al momento si sta tentando di tenere sotto controllo gli uccelli e le zanzare. C’è uno stato di allerta, ovvero “un piano nazionale di sorveglianza su controllo, monitoraggio e messa in atto di tutte le misure che possono prevenire contagi e trasmissioni sulle malattie trasmesse da insetti, da artropodi, perché oltre il West Nile c’è anche il Chikungunya, lo Zika virus, la Dengue, tutte quelle malattie che possono essere trasmesse da insetti e che si chiamano arbovirus.” I Comuni dovrebbero mettere in atto la disinfestazione e segnalare la presenza di volatili che portano virus. Si consiglia, inoltre, di evitare “le acque stagnanti di sottovasi e fontane” e di “usare di sera indumenti chiari e coprenti degli arti inferiori e superiori e usare repellenti tipo Autan”.