EMDR, nuova frontiera della psicologia
Curare i traumi con l'EMDR: cosa è, come funziona e quali sono i risultati
EMDR “Eye Movement Desensitization and Reprocessing” è una psicoterapia incentrata sul trauma che grazie ai movimenti oculari bilaterali permette di elaborare eventi spiacevoli e traumi psichici altrimenti difficili da superare.
Da bambini e da adolescenti si possono avere sia esperienze positive che vissuti di trascuratezza, fallimenti, lutti, umiliazioni scolastiche, abusi, delusioni amorose e abbandoni. A volte il ricordo di queste situazioni è sostenibile, a volte è disturbante nonostante siano passati molti anni: il trauma lascia un solco profondo e comporta delle conseguenze nel presente (come attacchi di panico, depressione, mancata gestione della rabbia etc) anche se sembrano non direttamente collegate. Infatti l’informazione rimane “bloccata” e racchiusa nelle reti neurali e non può essere elaborata, quindi continua a provocare patologie come il disturbo post traumatico da stress (PTSD) e altri disturbi psicologici.
Ovviamente non abbiamo sempre bisogno del supporto psicologico, tanti eventi spiacevoli, in condizioni normali, vengono “digeriti” dal nostro sistema fisiologico di elaborazione delle informazioni. A volte invece un qualsiasi avvenimento può mettere in dubbio la nostra fiducia nel mondo e negli altri e il nostro sistema di elaborazione rimane temporaneamente “bloccato”. A volte il blocco dura alcuni giorni o settimane, a volte rimane lì bloccato finché non agisce uno psicoterapeuta. Il lavoro che si fa con l’EMDR sollecita il cervello del paziente a riprendere la sua attività recuperando il ricordo in modo che non causi più il disturbo psicologico.
Quali sono i traumi su cui funziona? L’EMDR nasce come terapia incentrata sui traumi e terapia d’elite per il disturbo post traumatico da stress (PTSD), ma agisce anche su quelle piccole situazioni fastidiose e dolorose avvenute nel corso dell’infanzia della persona stessa. Quindi l’EMDR agisce sia su eventi traumatici gravi come lutti, abusi, incidenti che hanno messo in pericolo la vita delle persone a noi care, diagnosi di malattia, sia su quelle situazioni che non si possono definire oggettivamente traumatiche, ma che hanno lasciato un segno nella persona che le ha esperite.
Come funziona? Insieme al terapeuta si sceglie il ricordo su cui lavorare, si chiede al paziente di concentrarsi su di esso e di seguire i movimenti delle dita che velocemente si spostano da destra a sinistra e si chiede poi di riferire cosa nota: mentre il soggetto è concentrato contemporaneamente sul ricordo, i movimenti oculari, le sensazioni corporee e quelle emotive, il cervello sblocca il ricordo, lo “digerisce” e lo immagazzina in modo funzionale, attuando quello che avrebbe fatto naturalmente il cervello se non si fosse “bloccato” .
Questa terapia è simile all’ipnosi? L’EMDR non è ipnosi, si rimane coscienti e vigili per tutta la durata del trattamento e vengono utilizzati ricordi traumatici che l’individuo ha vissuto e che sono all’origine dei suoi problemi. Non c’è da aver timore di cancellare i propri ricordi, perché vengono solo neutralizzate le emozioni negative e disturbanti legate al ricordo stesso, si associano significati più funzionali che danno al paziente una chiave di lettura diversa.
Dott.ssa Elena Carbone 
Via Stendhal, 71 20144 Milano
Psicologa e Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, EMDR pratictioner
Per contattare la dott.ssa Elena Carbone
info@elenacarbone.it
Studio E. Carbone
Nel precedente articolo la dottoressa Elena Carbone aveva affrontato un altro argomento molto sentito dai nostri lettori, quello dell’ansia che a volte si nasconde dietro la mania dell’ordine e della pulizia. Se volete rileggerlo il link è: L’ansia dell’ordine e della pulizia: quando avere la casa perfetta diventa un problema.
Ringraziamo la dottoressa Elena Carbone per il contributo di oggi e vi diamo appuntamento a sabato 31 marzo.
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