Morbo di Parkinson, è possibile curarlo con le cellule staminali
Al via la sperimentazione con le cellule staminali per il morbo di Parkinson
Il morbo di Parkinson può essere curato con le cellule staminali? Ancora non si sa, ma sta di fatto che è stato dato il via, presso il Centro Parkinson degli Istituti clinici di perfezionamento (Icp) a Milano, ad una ricerca che si basa sulle cellule staminali prelevate dal midollo osseo di alcune persone affette da una forma particolare di questa malattia, denominata paralisi sopranucleare progressiva (psp), per poter trovare una cura. La psp rappresenta il 2,8% delle malattie neurologiche simili al morbo di Parkinson, e porta i pazienti alla morte in circa 10 anni dalla sua prima manifestazione. Attualmente, per la psp, non esiste alcun tipo di cura, e lo studio italiano sulle cellule staminali rappresenta il primo in questo ambito. Il direttore del Centro Parkinson, Gianni Pezzoli, ha reso noto che la sperimentazione sta avendo luogo su un numero di cinque pazienti.
Pezzoli ha spiegato il procedimento della cura della psp con le cellule staminali: una volta prelevate dal midollo osseo dei pazienti, vengono isolate, “trattate e fatte moltiplicare presso la cell factory di Milano“. In seguito, ha detto Pezzoli, “le infondiamo tramite un catetere che dall’arteria femorale viene spinto alle arterie che portano il sangue al cervello“. Lo scopo è quello di far sì che le cellule staminali “possano prolungare la sopravvivenza dei neuroni colpiti dalla malattia“, rendendo così più lento il loro decorso e riducendo i sintomi.
A seguito della sperimentazione sui cinque pazienti, ne avrà luogo un’altra su 20 pazienti, che verranno suddivisi in due gruppi, per essere trattati in modo alternato, per un periodo di sei mesi, con le cellule staminali, mentre per altri sei mesi, saranno trattati con un farmaco ad effetto placebo.