L’uso di troppi antidolorifici ti fa perdere l’udito
L'abuso di farmaci a base di ibuprofene e paracetamolo potrebbero causare la perdita di udito, come hanno dichiarato tantissime donne prese in esame
Se appartenete al gruppo di persone che spesso ricorrono all’aiuto di antidolorifici per voi non saranno di certo una novità i più comuni effetti collaterali di questi farmaci, ma forse non sapete che state rischiando di perdere l’udito.
Con i ritmi che dobbiamo affrontare ogni giorno, ritmi legati dunque all’impossibilità di sentirsi male, o semplicemente il non sapere sopportare neanche il minimo dolore, l’abuso di farmaci a base di ibuprofene e paracetamolo mette davvero in difficoltà alcune parti del nostro corpo. Nello specifico prendiamo in esame la parte interna dell’orecchio delle donne, e il problema non è di poco conto considerando che la perdita dell’udito è una delle malattie più comuni tra gli adulti di Paesi ad alto reddito.
Ovviamente per scoprire il collegamento tra l’abuso di antidolorifici e il rischio di perdita dell’udito è stata condotta una ricerca considerando un lungo arco di tempo. Ad occuparsene sono stati gli scienziati del Brigham and Women’s Hospital di Boston con una ricerca relativa ad un periodo di 14 anni, tra il 1995 e il 2009, prendendo sotto esame i dati di circa 60 mila donne di età compresa tra i 31 e i 48 anni. In base a questa analisi è risultato che una donna su sei ha dichiarato una evidente perdita di udito. E’ interessante saper e che la percentuale di donne che hanno evidenziato disturbi all’udito in seguito all’assunzione regolazione di antidolorifici come ibuprofene e paracetamolo sale con l’aumentare dell’assunzione settimanale del medicinale.
La causa la spiega la dottoressa Curhan che ha guidato la ricerca e commenta che ad essere interessata è la coclea, una componente dell’orecchio che ha il compito di trasmettere vibrazioni proporzionali alla pressione sonora captata dal padiglione uditivo. E’ molto probabile che farmaci antinfiammatori non steroidei possano ridurre l’afflusso di sangue verso la coclea. Aggiunge che il paracetamolo potrebbe ridurre i fattori che proteggono la coclea da danni.
I ricercatori consigliano, a chi ha reale necessità di prendere questo tipo di farmaci in modo regolare, di rivolgersi al medico per possibili alternative.
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