Sclerosi Multipla: una nuova ricerca mostra risultati incoraggianti
Si aprono nuovi scenari per i pazienti affetti da Sclerosi Multipla. Una ricerca condotta da un’ equide di ricercatori e guidata da Carla Taveggia, direttrice del laboratorio sulla mielina dell’ Istituto di Neurologia Sperimentale dell’ospedale San Raffaele, avrebbe scoperto quali sono le cause del processo di demilezziazione dei nervi, processo responsabile di alcune malattie come la sclerosi […]
Si aprono nuovi scenari per i pazienti affetti da Sclerosi Multipla. Una ricerca condotta da un’ equide di ricercatori e guidata da Carla Taveggia, direttrice del laboratorio sulla mielina dell’ Istituto di Neurologia Sperimentale dell’ospedale San Raffaele, avrebbe scoperto quali sono le cause del processo di demilezziazione dei nervi, processo responsabile di alcune malattie come la sclerosi multipla.
Stando ai risultati di questa ricerca pare che la causa di alcune malattie degenerative,relative ad un danneggiamento del sistema nervoso, come la Sclerosi Multipla, sia il processo di demielizzazione della guaina mielinica che riveste i nervi e che permette alle cellule nervose di comunicare tra di loro. Secondo il resoconto, questo processo di demielizzazione causerebbe un deficit di comunicazione tra i neuroni, a scapito delle normali funzioni dell’organismo, che nel tempo subisce danni a volte irreparabili. Questo ha introdotto la scoperta di una nuova molecola, la molecola Tace, ovvero la Tumor Necrosis Factor Alpha-Converting Enzyme che agendo sulla Neuregulina 1 di tipo III, sarebbe in grado di controllare la formazione ed il funzionamento della mielina, facendola aumentare o diminuire.Questo è quanto stato riportato sulla rivista scientifica “Nature Neuroscience”, da parte di questo gruppo di ricercastori guidata da Tavaggia, che pare sia riuscita nell’ intento di questa ricerca, grazie ad una borsa di studio erogata dall’ AISM.
Si tratta di una scoperta che riaccende le speranze, e che fa ancora più riflettere se si considera anche la scoperta del Dottor Zamboni, circa la correlazione tra un’occlusione delle vene giugulari e la Sclerosi Multipla, che ad oggi è ancora in via sperimentale.
molto bene !!! bravissimi!!