Salute

Antibiotici, usateli con cautela: l’appello dell’Oms

Gli europei sono sempre più indifesi. Ogni giorno nel vecchio continente quasi settanta persone muoiono a causa di batteri killer oramai immuni agli antibiotici. Molte infezioni oggi, come alcune forme di tubercolosi o malaria, non sono più così facilmente curabili, infatti per alcune di queste la classica terapia antibiotica non funziona più, quindi spesso bisogna […]

Gli europei sono sempre più indifesi. Ogni giorno nel vecchio continente quasi settanta persone muoiono a causa di batteri killer oramai immuni agli antibiotici. Molte infezioni oggi, come alcune forme di tubercolosi o malaria, non sono più così facilmente curabili, infatti per alcune di queste la classica terapia antibiotica non funziona più, quindi spesso bisogna ricorrere a trattamenti prolungati e anche molto costosi che indeboliscono ulteriormente il corpo umano, esponendolo così a molti più rischi. Sostanzialmente è racchiuso in queste righe l’allarme lanciato, questa mattina a Roma, dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in occasione della giornata mondiale della salute.

‘Nessuna azione oggi, nessuna cura domani. Difendi la tua difesa’. Con questo slogan è stato riassunto l’allarme. Intanto la sezione europea dell’organizzazione internazionale punta alla sensibilizzazione sul tema, spiegando quanto sia concreto il rischio che questi farmaci miracolosi, possano in breve tempo perdere di efficacia e invita tutti, dai cittadini ai medici, dagli infermieri ai farmacisti, ad usare con la dovuta cautela e responsabilità gli antibiotici.

Comunque nei vertici dell’organizzazione si sta già mettendo a punto una strategia per far fronte ad eventuali situazioni di pericolo, soprattutto in Europa dove il fenomeno della resistenza ai farmaci è in continuo aumento. Il piano che per ora è solo una bozza, sarà presentato a tutti i ministri della salute europei durante l’assemblea annuale dell’Oms che si terrà a settembre. Alcuni dei punti chiave però sono già stati resi noti, fra questi vanno sottolineati: lo sviluppo e la messa a punto di piani di emergenza nazionali, rafforzamento della sorveglianza e capacità di analisi e infine la regolamentazione dell’uso razionale di farmaci.

Fabio Sciulli

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