Facebook, porta alla depressione gli adolescenti?
Uno studio condotto dalla American Academy of Pediatrics, ha rivelato che il social network facebook può portare alla nascita di meccanismi depressivi tra i giovani. Tra adolescenti è frequente la domanda “quanti amici hai?“. Essa può avere effetti negativi in quanto spesso la realtà virtuale va a prendere il posto di quella reale. E ciò […]
Uno studio condotto dalla American Academy of Pediatrics, ha rivelato che il social network facebook può portare alla nascita di meccanismi depressivi tra i giovani.
Tra adolescenti è frequente la domanda “quanti amici hai?“. Essa può avere effetti negativi in quanto spesso la realtà virtuale va a prendere il posto di quella reale. E ciò andrebbe a nuocere quei ragazzi insicuri, solitari, accentuando in loro tali caratteristiche di scarsa autostima. Vedere il più bello della classe con molti più amici che scrive e riceve sempre commenti positivi, può scatenare in persone deboli meccanismi pericolosi. Tali situazioni “virtuali” sarebbero infatti molto più nocive di circostanze analoghe che possono verificarsi nella vita reale, come stare seduti da soli in un bar affollato. Questo perchè il mondo online non consente di vedere le espressioni del viso e di percepire il linguaggio del corpo degli altri.
I “commenti” possono rivelarsi inoltre delle occasioni per prendere in giro i compagni più deboli, alimentando così il fenomeno del bullismo anche via internet. Una ragazza di 15 anni del Massachusetts è arrivata addirittura a suicidarsi dopo che era stata derisa sul suo profilo.
Lo psichiatra Claudio Mencacci precisa che fortunatamente si tratta di un caso estremo, ma «è vero che queste dinamiche possono scatenare nei ragazzi più vulnerabili, comportamenti autolesivi». Il confronto può creare depressione perchè l’adolescente non ha ancora gli strumenti adeguati per distinguere il vero dall’illusorio. Lo psichiatra afferma che facebook può divenire in questo modo “anti-social”. I genitori devono perciò cercare di individuare il principio di malessere nei figli e devono «insegnare ai ragazzi che la vita non é solo lo scintillio di una pagina di Facebook».
Assunta De Rosa