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Libri da leggere, Giudici di Andrea Camilleri

Libri da leggere  – Recensioni: Giudici. Siamo di nuovo andati in libreria. E fra gli scaffali delle nuove uscite ci siamo incuriositi nel vedere un libro con una triade di autori bravissimi. Autori che finora non avevano mai collaborato tutti e tre insieme. Stiamo parlando di Giudici, scritto da Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo e […]

Libri da leggere  – Recensioni: Giudici.

Siamo di nuovo andati in libreria. E fra gli scaffali delle nuove uscite ci siamo incuriositi nel vedere un libro con una triade di autori bravissimi. Autori che finora non avevano mai collaborato tutti e tre insieme. Stiamo parlando di Giudici, scritto da Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli per Einaudi edizione Stile Libero, 147 pagine suddivise in tre racconti. Ci stupisce, in secondo luogo, l’argomento scelto da trattare collettivamente in un’opera letteraria: quello dei giudici, nel loro mestieri di giudicanti e in altri casi di accusatori. Troppo spesso, forse, ultimamente tirati in ballo in questioni politiche e tacciati di dittatura. Questo lo lasceremo decidere alla storia, ai posteri, un giorno lontano. Invece i tre autori provano, per una volta, a dargli voce. Tre diversi giudici in tre località diverse d’Italia: Montelusa, Bologna e Novere. Ognuno con una diversa inchiesta da portare avanti. Efisio Surre, La Bambina e il procuratore Mandati questi i nomi dei tre protagonisti sanno che non sarà semplice, dover gestire capacità investigativa e umanità, o anche la fermezza di fronte a testimoni reticenti. Eppure i tre autori non si fermano a questo. Ci informano che questi giudici prima di essere giudici – e dunque di avere grandi responsabilità – sono uomini con un passato, una storia dietro le spalle. Un bel libro di tre racconti che vuole provare a mostrare il difficile incarico di magistrato, quella figura che deve gestire con difficoltà il peso della giustizia e delle leggi. Un libro vicino anche a noi uomini non di legge. Anzi vicinissimo. Da approfondire.

Gabriele Scardocci

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