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Libri da leggere, La traccia dell’angelo

Libri più belli da leggere  – Recensioni: La traccia dell’angelo. Pian piano stiamo uscendo dal periodo di vacanza e tutte le attività pian piano riprendono. Anche le librerie tornano a riempirsi di interessanti nuove uscite. Oggi parliamo dell’ultimo libro di Stefano Benni, La traccia dell’angelo, uscito in luglio 2011 per le edizioni Sellerio, 102 pagine […]

Libri più belli da leggere  – Recensioni: La traccia dell’angelo.

Pian piano stiamo uscendo dal periodo di vacanza e tutte le attività pian piano riprendono. Anche le librerie tornano a riempirsi di interessanti nuove uscite. Oggi parliamo dell’ultimo libro di Stefano Benni, La traccia dell’angelo, uscito in luglio 2011 per le edizioni Sellerio, 102 pagine intense  e ben scritte. La cosa che ci risalta agli occhi è che la Sellerio ha voluto puntare per la prima volta su Benni. Lo scrittore bolognese ha presentato all’editore palermitano una bellissima storia, un mix di surreale e verità, di fantasia e tristezza in una prosa semplice. Uscendo dai suoi ormai classici giochi linguistici e  dalle situazioni paradossali, Benni dà vita a un bell’intreccio narrativo. Parliamo certamente di angeli. << Un angelo non c’è per sempre. Se no non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo.>> Eppure prima di tutto questa è la storia del piccolo Morfeo, di una notte di Natale dal sapore antico – siamo nel 1955 – un Natale vero, vissuto emotivamente e spiritualmente attorno a un focolare insieme con la famiglia. Una riflessione sulla morte di Morfeo che ha quasi un sapore heideggeriano.  Poi in un attimo la tragedia si consuma e il piccolo Morfeo rimane travolto da una persiana pericolante. Dopo essere guarito dalla commozione cerebrale, la vita del bambino cambia radicalmente. Inizia la sua battaglia furiosa fra le medicine, i medici, la voglia di tornare alla vita di prima. Tutta l’esistenza di Morfeo diviene un continuo ”dribbling” fra angeli cattivi e buoni.

Gabriele Scardocci

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