Libri più belli da leggere, Testimone inconsapevole
?Libri più belli da leggere – Recensioni: Testimone inconsapevole Abbiamo letto, divorato e osannato i legal thriller come Il cliente, L’appello o simili, ambientati nelle sale dei tribunali americani seguendo le norme ipergarantiste del common law – fra cui è celeberrima la lettura dei diritti da parte dei poliziotti al momento dell’arresto – in un […]
?Libri più belli da leggere – Recensioni: Testimone inconsapevole
Abbiamo letto, divorato e osannato i legal thriller come Il cliente, L’appello o simili, ambientati nelle sale dei tribunali americani seguendo le norme ipergarantiste del common law – fra cui è celeberrima la lettura dei diritti da parte dei poliziotti al momento dell’arresto – in un mondo lontano dal nostro. Ma se invece vogliamo seguire un processo ambientato sul suolo italiano, con interrogatori, arringhe e anche un po’ di indagini, allora vi consigliamo di leggere Testimone Inconsapevole di Gianrico Carofiglio, del 2002 nella nostra edizione Sellerio 316 pagine. L’autore è un esperto del mondo forense, avendo praticato la professione di magistrato per tanti anni, e al contempo è bravissimo nel saper descrivere l’attività di avvocato difensore dell’avvocato Guerrieri – personaggio che poi diventerà protagonista di altri gialli legali – alternando anche altre vicende più umane. L’intreccio è quasi lineare: è avvenuto un terribile omicidio, un povero bambino viene ucciso a Monopoli. Le forze dell’ordine fanno una veloce inchiesta e arrivano ad accusare il senegalese Abdou che si proclama innocente. Quando Guerrieri viene informato del processo sente che da questa causa, oltre a portare un po’ di giustizia, può crescere, maturare ancora; per una volta nella vita, Guerrieri si getta con coraggio in un’impresa quasi impossibile. Questo crediamo sia uno dei motivi più importanti per cui il libro vada letto. Al di là delle descrizioni, degli stati d’animo e della formidabile arringa finale troviamo un grande esempio di forza d’animo, non certo il classico eroe che si inerpica per una montagna rocciosa – modello stereotipato della moderna narratologia -, ma anzi l’uomo di tutti giorni che con le sue fatiche e la sua disperazione raggiunge un obiettivo. Oltre la solitudine, la disperazione, la paura di fallire. Assolutamente da leggere.
Gabriele Scardocci