Libri più belli da leggere, Viaggio al centro della terra di Jules Verne
Libri più belli da leggere – Recensioni: Viaggio al centro della terra. Quest’oggi vogliamo parlarvi di un libro speciale, che forse abbiamo sentito solo nominare o che alle elementari, medie o liceo ci hanno imposto di leggere e noiosamente ci siamo recati in libreria e ne abbiamo acquistato una copia; poi però ci siamo appassionati […]
Libri più belli da leggere – Recensioni: Viaggio al centro della terra.
Quest’oggi vogliamo parlarvi di un libro speciale, che forse abbiamo sentito solo nominare o che alle elementari, medie o liceo ci hanno imposto di leggere e noiosamente ci siamo recati in libreria e ne abbiamo acquistato una copia; poi però ci siamo appassionati perché quel viaggio che ritenevamo una barba è diventato appassionante. Il libro che oggi recensiamo è Viaggio al centro della terra di Jules Verne, nella nostra edizione Rizzoli BUR, 352 pagine.
Il libro venne dato alle stampe per la prima volta nel lontano 1864, presentandosi come opera di fantascienza ancora stupenda dopo più di un secolo dalla pubblicazione. Certo, le avventure del professor Otto Lidenbrock e suo nipote Axel, messi sul cammino del centro terrestre da un manoscritto runico poco hanno a che vedere con la scienza; a tutti gli effetti potremmo dire che si tratti di un’opera di fantasia molto particolare; infatti, non è una fantasia costellata di draghi, orchi, creature magiche o incantesimi, ma una fantasia che fa rivivere i dinosauri – celati dentro la crosta terrestre per misteriosi motivi – e anche metalli e preziosi che non esistono in natura. In Lidenbrock e Axel il lettore potrà certamente trovare dei fidi compagni di viaggio verso la scoperta dell’ignoto tramite i mezzi e le conoscenze scientifiche.
La curiosità che spinge il cercatore della verità a scendere in fondo, fino a rischiare la credibilità e la pelle se necessario, è dunque il movente e al contempo il tema centrale di tutta l’opera. Affascinante è la descrizione del mondo sotto la crosta terrestre ma qui dobbiamo fermarci. Lasciamo a voi lettori l’ardire di iniziare il viaggio oltre le colonne d’Ercole della scienza geologica. State tranquilli: siete in buone mani.
Gabriele Scardocci