Recensioni Libri 4 Giugno 2011

Libri da leggere 2011, Una lontana follia

Redazione UltimeNotizieFlash

Libri da leggere 2011 – Recensioni Una lontana follia Uno dei tomi più voluminosi che troviamo negli scaffali delle librerie come novità di giugno, composto di 566 pagine, è l’ultimo lavoro di Kate Morton per Sperling e Kupfer editore dal titolo Una lontana follia. La scrittrice australiana torna a regalarci una bellissima storia, mista fra […]

Libri da leggere 2011 – Recensioni

Una lontana follia

Uno dei tomi più voluminosi che troviamo negli scaffali delle librerie come novità di giugno, composto di 566 pagine, è l’ultimo lavoro di Kate Morton per Sperling e Kupfer editore dal titolo Una lontana follia. La scrittrice australiana torna a regalarci una bellissima storia, mista fra gotico e giallo classico; nei ringraziamenti finali sappiamo che si è molto documentata con testi accademici e non per poter ricreare l’atmosfera britannica durante il secondo conflitto mondiale; dopo il successo de Il Giardino dei Segreti la Sperling ha voluto darle fiducia nuovamente, traducendo questo nuova bellissima storia. Siamo convinti che non tradirà le attese. A cominciare dal fascino che generano i personaggi che animano l’intreccio. C’è la bella e intellettuale Edie Burchill di professione editor libraria, narratore onnisciente in prima persona, che nella sua semplicità ci spinge ad andare avanti per conoscerla sempre più, negli intimi meandri dell’animo. A contrapporsi a lei, motore e al contempo quasi antagonista, sua madre la fredda e glaciale, molto più distaccata ma non per questo meno coinvolgente, Meredith. Lo scontro – incontro fra madre e figlia è evidente e proprio da questo conflitto – un vero e proprio mcguffin cinematografico ma non troppo – si origina tutto il mistero successivo. Una lettera inviata a Meredith e Edie, risalente agli anni 40’, getta una luce sul passato ombroso della famiglia.

La giovane libraia inizia la sua personale inchiesta, che la conduce fino a Mildherhust Castle, uno sperduto maniero isolato dal resto del mondo. Tutto più o meno sembra risolversi, compresa l’ambigua figura di Raymond Blithie, anche se qualche ombra rimane. La stessa Edie, più volte ripete: << Ora che la scrivo questa storia lascia perplessa perfino me >>.

Gabriele Scardocci