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Libri da leggere, Il signore delle mosche – William Golding

 Libri da leggere – recensioni Il signore delle mosche  Golding in quest’opera ci dona un affascinante ritratto della nostra società, e lo fa in un modo piuttosto particolare: attraverso i bambini. Già, perché in fondo sono loro lo specchio di noi adulti e del mondo che abbiamo costruito. E se i ragazzini ci imitano allora […]

 Libri da leggere – recensioni

Il signore delle mosche

 Golding in quest’opera ci dona un affascinante ritratto della nostra società, e lo fa in un modo piuttosto particolare: attraverso i bambini. Già, perché in fondo sono loro lo specchio di noi adulti e del mondo che abbiamo costruito. E se i ragazzini ci imitano allora noi possiamo a nostra volta vedere attraverso di loro cosa è in fondo la società che abbiamo messo in piedi.

La trama del libro

In un periodo non identificato si sta combattendo una guerra e un aereo precipita su un’isola deserta. Solo dei bambini si salvano, di età massima di dodici anni. E in questa situazione dovranno cercare di sopravvivere.

Inizialmente cercano di stabilire delle leggi democratiche e di mantenere un atteggiamento responsabile; ma non passerà molto tempo prima che questa parvenza di civiltà svanisca, inghiottita dai più primordiali atteggiamenti umani: la paura e l’aggressività.

I bambini non collaborano più e presto si formeranno due fazioni ben distinte sull’isola: una più razionale che cerca di mantenere un improbabile ordine e un’altra più violenta e quasi tribale.

A questo punto la situazione precipita: i più aggressivi diventano quasi disumani e addirittura morirà qualche ragazzo.

Neanche a dirlo, il secondo gruppo prenderà presto il sopravvento e rimarrà solo il leader dei primi a non unirsi a loro.

E mentre quest’ultimo cerca di scappare e di nascondersi dopo la caccia all’uomo che si è scatenata arriva qualcun altro sull’isola…

Il signore delle mosche è una straordinaria opera utopistica che mette in luce tutti i limiti della società presunta civile che abbiamo realizzato.

Perché il vero limite siamo noi: nessuna regola e nessuna legge può frenare gli istinti primordiali che ci portiamo dentro.

Purtroppo.

Andrea Speziale

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