Recensioni Libri 9 Marzo 2011

Libri da leggere, I viaggi di Jupiter – Ted Simon

Stefania Longo

Libri da leggere – Recensioni I viaggi di Jupiter  Chissà quanti, almeno una volta nella vita, avranno detto:”Basta! Mollo tutto e parto in giro per il mondo!” Ted Simon l’ha fatto per davvero: in sella alla moto Triumph è partito per un viaggio intorno al globo in cui ha attraversato tutti i continenti e ha […]

Libri da leggere – Recensioni

I viaggi di Jupiter

 Chissà quanti, almeno una volta nella vita, avranno detto:”Basta! Mollo tutto e parto in giro per il mondo!”

Ted Simon l’ha fatto per davvero: in sella alla moto Triumph è partito per un viaggio intorno al globo in cui ha attraversato tutti i continenti e ha conosciuto persone, luoghi e costumi meravigliosi.

La trama del libro

Partito dall’Inghilterra nel 1973, ha visitato prima l’Africa: dalle coste del Mediterraneo fino al Sudafrica, passando per deserti, praterie, villaggi e metropoli del continente nero. Poi si è imbarcato alla volta del Sudamerica e da lì è risalito attraverso il brasile, l’Argentina e poi sulleAnde e in Messico, fino agli USA. Dopo l’avventura americana è arrivato in Australia da dove, dopo averla traversata tutta, si è diretto in Indocina (Thailandia, Singapore) e da qui in India per poi proseguire il suo viaggio attraverso il Medio Oriente fino al ritorno in Europa dopo quattro anni e 105.000 Km percorsi in sella alla sua moto.

Un’avventura straordinaria che ci prende e ci trascina fuori dalla porta di casa nostra per mostrarci il mondo in tutta la sua interezza, per metterci di fronte a realtà diversissime tra loro: dalla lentezza della burocrazia brasiliana alla vita super affollata in India, passando per il degrado delle tradizioni africane e la bellezza mozzafiato della savana o del panorama andino.

Questa è la storia vera di chi ha visto tutto questo e ne è rimasto affascinato: a metà tra un diario e un romanzo, “I viaggi di Jupiter” rappresenta un capolavoro della narrativa di viaggio contemporanea, un moderno “Milione” di un moderno Marco Polo.

 Andrea Speziale