Libri da leggere, La versione di Barney
Libri da leggere- Recensioni La versione di Barney L’Italia deve amare particolarmente questo libro. Pubblicato nel 2000, il suo inaspettato e insperato successo nel nostro paese stupì tutti, l’editore Adelphi per primo, abituato ai suoi libri di nicchia per un pubblico che più radical chic non si può, ma anche lo scrittore Mordecai Richler. Lo […]
Libri da leggere- Recensioni
La versione di Barney
L’Italia deve amare particolarmente questo libro. Pubblicato nel 2000, il suo inaspettato e insperato successo nel nostro paese stupì tutti, l’editore Adelphi per primo, abituato ai suoi libri di nicchia per un pubblico che più radical chic non si può, ma anche lo scrittore Mordecai Richler. Lo ama a tal punto che la produzione del film uscito recentemente nelle sale, tratto da questo libro, è italo canadese. Trama
Il libro è in sostanza il memoriale del ricco ebreo canadese Barney Panofsky , produttore di scempiaggini televisive, scritto come autoapologia dall’accusa di aver ucciso il talentuoso amico scrittore Boogie, che lo porta a ripercorrere la sua storia avendo come tappe fondamentali le tre donne della sua vita. Clara, la pittrice incontrata nella sua spensierata e bohemienne gioventù parigina (nel film, per i sopracitati motivi di produzione, spostata in una Roma assolatissima e da cartolina), più argomento da conversazione che moglie, sposata con un matrimonio riparatore concluso in tragedia; la “seconda signora Panofsky” così caricatura della ricca ereditiera ebrea da meritare la damnatio memoriae persino nel nome, e infine Miriam, il grande amore della sua vita, da cui avrà tre figli. Torrenziale e cattivissimo umorismo yiddish di un uomo che ha il coraggio di essere vile e mediocre, traditore e tradito, di mostrarsi ubriaco, ridicolo appuntamento con Miriam, e infine nella degradazione dell’Alzheimer (il libro è percorso dalle puntigliose note del figlio Michael, che colmano le lacune e le inesattezze del memoriale), il libro procede come uno stream of consciousness malato nei meandri di una vita tutt’altro che esemplare, ma proprio per questo più affascinante.
Mariaelena Baroncini
Bella recensione e bel libro. Aspettiamo il film