E’ allarme vermocani la specie aliena nei mari del Sud: come difendersi
C'è allarme nei mari del sud Italia per la specie aliena super vorace: parliamo dei vermocani. Come difendersi e come curarsi
Negli ultimi tempi, è cresciuta la preoccupazione per la presenza dei vermocani nei mari di Puglia, Calabria e Sicilia. Questi animali marini, noti scientificamente come Hermodice carunculata, stanno creando non pochi problemi a bagnanti e pescatori. Potrebbero sembrare anche simpatici per il loro aspetto: sono infatti coloratissimi, ma i vermocani fanno paura! Sono voracissimi e distruggono tutto quello che incontrano. Una specie aliena di cui avere davvero paura. Non a caso, negli ultimi giorni, se ne parla tantissimo sia nei Tg che sul web. Ma che cosa sta accadendo e perchè dobbiamo stare in guardia da questi animali marini? Noti anche come vermi del fuoco negli ultimi due-tre anni le ondate di calore estive li hanno fatti moltiplicare enormemente nei mari di Sicilia, Puglia e Calabria.
Cosa sono i vermocani?
Il vermocane, conosciuto anche come verme di fuoco, è un polichete marino della famiglia Amphinomidae. Questi vermi sono caratterizzati da un corpo allungato e segmentato che può raggiungere i 40 cm di lunghezza. La loro colorazione varia dal rosso acceso al marrone, e sono dotati di setole bianche laterali che contengono una sostanza urticante. Sono diventati così una specie invasiva, minacciosa per gli animali che vivono nelle riserve naturali marine, compresi i coralli, e per il lavoro dei pescatori
Dove si trovano i vermocani
I vermocani prediligono le acque calde e poco profonde, spesso tra i 10 e i 50 metri di profondità. Si trovano principalmente su fondali rocciosi e barriere coralline, dove si nutrono di coralli, spugne e piccoli invertebrati. Negli ultimi anni, a causa dell’aumento delle temperature marine e della riduzione dei predatori naturali, si è osservato un incremento della loro presenza nei mari di Puglia, Calabria e Sicilia.
Come difendersi dai vermocani
Per difendersi dai vermocani è importante adottare alcune precauzioni:
- Indossare scarpe da mare: quando si nuota o si cammina su fondali rocciosi, è consigliabile indossare scarpe da mare per proteggere i piedi dalle punture.
- Evitare il contatto: se si avvista un vermocane, è importante mantenere una distanza di sicurezza e non toccarlo.
- Utilizzare guanti: i sub dovrebbero indossare guanti protettivi quando esplorano fondali rocciosi o barriere coralline.
- Riconoscere il pericolo: informarsi e riconoscere la presenza dei vermocani è il primo passo per evitare incontri spiacevoli.
Cosa provocano
Il contatto con le setole dei vermocani provoca una reazione urticante simile a quella delle meduse. I sintomi più comuni includono:
- Dolore intenso: la puntura causa un dolore acuto e bruciante.
- Eritema e prurito: la pelle attorno alla zona colpita diventa rossa e pruriginosa.
- Vesciche: in alcuni casi, possono comparire vesciche dolorose.
- Reazioni allergiche: nei soggetti sensibili, il contatto può causare reazioni allergiche più gravi, come difficoltà respiratorie e gonfiore.
Trattamenti
In caso di contatto con un vermocane, è importante seguire alcuni passi:
- Risciacquo: risciacquare immediatamente la zona colpita con acqua di mare per rimuovere eventuali setole rimaste sulla pelle. Non utilizzare acqua dolce, poiché potrebbe peggiorare la reazione.
- Applicare un impacco freddo: un impacco di ghiaccio può alleviare il dolore e ridurre il gonfiore.
- Non grattarsi: evitare di grattare la zona colpita per non diffondere ulteriormente le setole urticanti.
- Consultare un medico: in caso di sintomi gravi o reazioni allergiche, è fondamentale cercare assistenza medica.
I primi a pagare le conseguenze della presenza in mare dei vermocani sono i pescatori, molti hanno denunciato i fastidi riportati, costretti a curarsi anche con pomate a base di cortisone per via delle conseguenze. Bisogna dunque fare molta attenzione.