La profilassi antiparassitaria nel cane: una necessità vitale
Come riconoscere ed affrontare una infestazione da parassiti nei cani
Hai visto il tuo cane grattarsi insistentemente? Potrebbe avere le pulci o le zecche e, in questo caso, il tuo supporto, oltre ad una profilassi antiparassitaria efficace, potrebbe fare davvero la differenza. Infatti, l’infestazione da parassiti non si limita quasi mai ad un morso purulento, ma causa danni molto più gravi sia all’animale che al suo padrone.
Infestazione da parassiti: come riconoscerla e affrontarla
Molte persone hanno il terrore che il proprio pet venga infestato da parassiti, come zecche o pulci. E sono proprio queste ultime a creare disagio anche al proprietario: infatti, non appena si nota la presenza anche di un singolo parassita, spesso la casa è già infestata. Quasi mai questi parassiti vivono tra i peli dell’animale. Preferiscono piuttosto nascondersi in fessure, luoghi bui e altri anfratti della casa. Le larve vivono nelle lettiere, sotto ai mobili, nei cuscini e possono aspettare anche due mesi prima di raggiungere lo stadio di pupa e dare così il via ad un nuovo ciclo vitale.
Inoltre le pulci, se non accuratamente debellate, possono scatenare l’infestazione della taenia: vermetti bianchi visibili ad occhio nudo nelle feci appena espulse. Si tratta di un’infestazione problematica perché questo parassita si nutre delle sostanze necessarie a mantenere un sistema immunitario efficiente e a garantire la buona salute di tutti gli organi.
E’ comprensibile dunque che conoscere il problema dei parassiti serve anche a comprendere come attuare una strategia profilattica ad hoc.
E qui veniamo ad un’altra questione: l’utilizzo di antiparassitari chimici è privo di effetti collaterali? La risposta purtroppo è no, ma non vale per tutti. Ci sono infatti soggetti ultrasensibili che possono manifestare arrossamenti, ustioni e dermatiti simili a quelle dovute all’infestazione di pulci. In questo caso la somministrazione di determinati prodotti chimici va sospesa e va elaborata una nuova strategia insieme al veterinario.
Sempre più spesso i medici veterinari consigliano e scelgono di accompagnare la profilassi attraverso un antiparassitario per cani, realizzato con prodotti naturali di alta qualità, come l’olio di Neem, sostanza presente nei collari, negli spray e nelle fialette spesso associata ad altre sostanze utili a produrre un effetto barriera contro pappataci, pulci ed altri parassiti. Ad esempio, la linea Camon associa all’Olio di Neem anche la Lavanda Ibrida, così da evitare l’infestazione dell’animale e dell’ambiente in cui vive. Infatti una pulce può produrre fino a 2000 uova al mese: ne basta una sola per infestare la casa.
Antiparassitari: chimici o naturali?
Capiamo dunque che la qualità della vita di un animale infestato da parassiti è notevolmente inferiore rispetto ad un animale sottoposto a cure antiparassitarie a scopo profilattico.
Agire in maniera preventiva, con antiparassitari efficaci e di grande qualità, meglio ancora se realizzati con sostanze naturali, può rivelarsi la scelta migliore per alleviare i fastidi dell’animale.
Questi prodotti naturali inoltre servono ad allontanare anche i morsi di piccolissimi insetti simili a zanzare, chiamati pappataci o flebotomi, che sono causa di Leishmaniosi, una malattia letale ed infettiva ad altissima contagiosità, che colpisce principalmente i cani, ma che può interessare anche altri mammiferi. Per questa patologia esistono cure a cui purtroppo i cani non sempre danno una risposta positiva. Il decorso è solitamente infausto e la malattia può essere trasmessa anche all’uomo, ma soltanto attraverso il morso del flebotomo.
C’è chi pensa che la profilassi sia superflua ad esempio quando abbiamo un gatto indoor, vale a dire un animale che vive esclusivamente tra le mura domestiche. Si tratta di una convinzione sbagliata perché zanzare e pappataci volano tranquillamente nei mesi estivi in ogni luogo e a qualsiasi altezza. Per quanto riguarda le pulci invece, spesso siamo noi a diventare veicolo di trasporto di parassiti allo stadio larvale, attraverso le suole delle scarpe.
Una buona idea infatti, è quella di utilizzare altri metodi per disinfestare la casa e l’ambiente in cui vive il proprio pet, attraverso pulizie frequenti con aspirapolvere e lavaggio immediato del filtro. Oltre a ciò è raccomandata una pulizia periodica con scopa a vapore che, sfruttando le alte temperature, cuoce ed uccide i parassiti in qualsiasi stadio vitale.