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Le fake news sul vaccino anti covid: l’ISS fa chiarezza

A quanto pare è ancora necessario fare chiarezza di fronte alla marea di fake news che circolano in Italia e nel mondo sul vaccino anti covid

In questi mesi ne abbiamo sentite dire davvero di ogni. E la cosa bizzarra è che non solo persone con poca cultura e con poca conoscenza dell’argomento si lancino in spiegazioni par scientifiche da brivido ma che anche molto medici e scienziati siano contrari al vaccino anti covid e contribuiscano ad alimentare il clima di notizie false che si respira in Italia, ma in generale in tutto il mondo. E così mentre in paesi come la Thailandia le persone scendono in strada per chiedere un maggior numero di vaccini, in paesi come l’Italia si manifesta contro il green pass e si continua a pensare che il vaccino sia un qualche siero sperimentale lanciato da Big Pharma e dai poteri forti-occulti per sterminare la popolazione mondiale. Non si capisce bene poi quale sarebbe lo scopo…Ma le fake news dilagano e mentre i social network, vero vettore di diffusione di queste notizie, cercano di contrastare la condivisione delle notizie false, anche l’ISS in Italia cerca di fare chiarezza, provando a spiegare perchè molte delle cose che si dicono su questo vaccino, non sono vere.

“Non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine, i vaccini sono stati prodotti troppo velocemente e le uniche informazioni vengono dalle aziende”

Questa è una delle obiezioni maggiormente mosse da chi non vuole fare il vaccino e si definisce una sorta di “cavia”.

Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il Sars-Cov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, che sono stati condotti anche in questo caso, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi, se dopo un’indagine approfondita viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini (farmacovigilanza post marketing).

Dovremmo essere ben lieti di avere almeno 4 vaccini a nostra disposizione ed essere grati agli scienziati che in meno di un anno hanno trovato una soluzione. E invece continuiamo a credere che sia tutto falso, che sia tutto contro di noi.

“I vaccini anti Covid sono sperimentali”

I vaccini autorizzati contro il Sars-Cov-2 hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione necessari per l’autorizzazione all’immissione in commercio senza saltarne alcuno. Per questi vaccini il processo di sviluppo ha subito un’accelerazione senza precedenti a livello globale ma al momento della loro autorizzazione da parte dell’Agenzia Europea per il farmaco erano state percorse tutte le stesse tappe dell’iter di sperimentazione previste per gli altri vaccini in commercio. I vaccini attualmente usati nella campagna vaccinale in Italia (Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Vaxzevria di Astrazeneca, Spikevax Moderna, Vaccino anti COVID-19 Janssen) pertanto non sono sperimentali, ma preparati regolarmente immessi in commercio dopo aver completato l’iter che ha testato la loro qualità, sicurezza ed efficacia.

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