Malati di Alzheimer, come relazionarsi con loro: il servizio de Le Iene (VIDEO)
Un importante servizio de Le Iene rivela come ci si dovrebbe relazionare con i malati di Alzheimer, per non farli finire nella solitudine
Il 30% degli individui, dopo gli 80 anni, si ammala di Alzheimer. A rivelare questo dato importante è Giulio Golia, inviato de Le Iene, il quale ha deciso di andare a conoscere vari anziani affetti da questa malattia. Si tratta di una patologia che spesso viene vissuta tra le mura di casa. Ora l’inviato ha scelto di arrivare all’Alzheimer fest, dove ha scambiato qualche parola con diversi anziani. Quando ci si relaziona con una persona affetta da questa la malattia bisogna essere tolleranti e dolci, vediamo insieme perché e cosa ha scoperto Golia.
MALATI DI ALZHEIMER, UN SERVIZIO DE LE IENE SPIEGA COME BISOGNA RELAZIONARSI CON LORO: TOLLERANZA E DOLCEZZA SONO GLI AGGETTIVI PERFETTI DA USARE
Il 30% delle persone si ammala di Alzheimer dopo gli 80 anni d’età. A confermarlo è Giulio Golia, il quale ha voluto conoscere diversi anziani affetti da questa malattia. Più allunga la vita e più ci ammaliamo, e questo ormai sembra essere un dato di fatto. Ma è importante tenere conto di alcuni suggerimenti importanti per relazionarsi al meglio con le persone affette da questa patologia, in particolare è necessario utilizzare con loro tolleranza e dolcezza. Inoltre, è opportuno dare loro un senso social nella vita. Non bisogna, infatti, renderli subito meno attivi e poco partecipi. Golia ha deciso così di andare all’Alzheimer fest, proprio per capire meglio questa patologia. Sono diversi i malati con cui ha parlato l’inviato. Molti di questi, continuano a vivere momenti particolari della loro vita passata. In particolare, ricordano come recarsi alla fermata dell’autobus oppure avere una pecora finta tra le mani. Per alcune persone l’Alzheimer rappresenta un tunnel di paura, in cui spesso di perde anche la fiducia nei confronti dei familiari, i quali non vengono neanche più riconosciuti. Ed ecco che il malato inizia a vivere una solitudine, che piano piano diventa terribile. Per tale motivo, è necessario prendersi cura della persona affetta da Alzheimer, senza mai fargli perdere la fiducia. In questo modo, il malato saprà di poter contare sulle persone più care, senza alcun problema. Ecco perché dolcezza e tolleranza sono gli aggettivi giusti quando si parla di persone affette da questa dura malattia.
VIDEO DEL SERVIZIO DE LE IENE SUI MALATI DI ALZHEIMER