Colite Ulcerosa, in Italia aumentano i casi: nuovi trattamenti biologici
La Colite Ulcerosa e la Malattia di Chron sono due patologie da non sottovalutare. Le ricerche scientifiche stanno pensando a nuovi trattamenti biologiche per tali malattie, in forte aumento
Colite Ulcerosa, in Italia si registrano ogni anno 7mila nuovi casi. Si tratta di una malattia cronica che colpisce il colon. Nel nostro Paese sono più di 150mila i pazienti che soffrono di questo problemi. Le ultime notizie rivelano che è necessario tenere sotto controllo tale malattia, poiché può portare a dei sintomi violenti. In molti pazienti, oltre al ricovero e al trattamento intensivo, viene anche effettuato un intervento chirurgico, che si rivela essere la soluzione necessaria.
COLITE ULCEROSA, IN AUMENTO IN TUTTA ITALIA ULTIME NOTIZIE: LE RICERCHE SCIENTIFICHE
Colite Ulcerosa colpisce l’Italia ogni anno con ben 7mila nuovi casi, che si vanno ad aggiungere ai 150mila già presenti. Stiamo parlando di una malattia che interessa il colon e a differenza della malattia di Crohn non colpisce anche lo stomaco e l’intestino. Il dottor Marco Daperno, gastroenterologo e Presidente del Congresso IG-IBD di dicembre, tenuto a Torino, ha rivelano che tale malattia non deve essere assolutamente sottovalutata, poiché può portare a delle manifestazioni molto violente. Il paziente deve essere subito ricoverato e deve effettuare un trattamento intensivo. In molti casi è anche opportuno svolgere un intervento chirurgico, che risulta essere la soluzione adeguata in diversi casi. Si tratta di un’operazione molto importante. Infatti, sappiamo che comporta l’asportazione del colon. E’ anche da non sottovalutare il fatto che “è stato dimostrato che i pazienti che presentano problemi di tipo endoscopico e istologico hanno un accesso di rischio a polipi o tumori del colon”.
COLITE ULCEROSA E MALATTIA DI CHRON: DUE MALATTIE DA NON SOTTOVALUTARE
Sia la Colite Ulcerosa che la Malattia di Crohn stanno aumentando sempre di più negli ultimi anni. Possono presentarsi in qualsiasi fascia d’età, ma più spesso tra i 20 e i 30 anni. Il paziente si ritrova di fronte ad una realtà particolare. Infatti, si ritrova costretto ad assumere medicinali per tutta la sua vita, dovrà sottoporsi a controlli regolari e spesso anche a interventi chirurgici. Attualmente, la società scientifica IBD sta cercando di trovare nuove strategie terapeutiche non aggressive. In tutta Europa sono circa due milioni le persone che soffrono di queste patologie. In passato, queste patologie portavano alla morte, ammette il dottor Daperno. Oggi il rischio di mortalità non è scomparso, ma le ricerche scientifiche stanno portando enormi progressi. Nonostante ciò, tali malattie riescono hanno un forte impatto nella vita di tutti i giorni, portando anche depressione, discriminazioni e assenteismo sul lavoro o a scuola. Negli ultimi anni i farmaci biologici hanno permesso un grande cambiamento per il trattamento di queste patologie.