Dieta Fodmap: arriva dagli Stati Uniti il metodo per avere la pancia piatta
Arriva dagli Stati Uniti la dieta Fodmap, che aiuta ad ottenere la pancia piatta. Ecco tutte le ultime notizie sui segreti e sulle regole da seguire
Arriva la dieta Fodmap per ottenere la pancia piatta. In dieci giorni ha perso due chili in soli dieci giorni. L’addome inizia a sgonfiarsi e, cosa molto importante, non si riacquista il peso che ormai si è smaltito. Sono questi gli obbiettivi che si dovrebbero raggiungere seguendo la dieta. Già da qualche mese, negli Stati Uniti, è diventata molto famosa. Adesso sta conquistando anche il nostro Paese. Stando alle ultime notizie, però, è necessario stare attenti ad alcuni gruppi alimentari. Ma soprattutto bisogna essere molto costanti.
DIETA FODMAP PER LA PANCIA PIATTA ULTIME NOTIZIE: LA COSTANZA E’ LA REGOLA PRINCIPALE
La dieta Fodmap ci regala la possibilità di avere una pancia piatta in poco tempo, precisamente in soli dieci giorni. Negli Stati Uniti è già diventata molto nota, tra coloro che vogliono dimagrire o per chi vuole semplicemente mantenersi in forma. Ora sembrerebbe aver preso piede anche qui in Italia. Seguendo questo regime alimentare in modo costante e per un tempo limitato, è possibile eliminare il grosso addominale, diminuire il meteorismo, il gonfiore e tutti gli altri problemi legati all’intestino. Le regole della dieta Fodmap sono varie. Prima di tutto vi informiamo che la parola Fodmap vuole indicare: “Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides and Polyols”. Uno studio dell’Università del Michigan rivela le diete ricche di zuccheri portano solo disturbi all’intestino irritabile, provocando anche del gonfiore addominale. Ma seguendo l’alimentazione Fodmap si ottiene il contrario.
TUTTI GLI ALIMENTI DA INTRODURRE NELLA DIETA E QUELLI DA ELIMINARE
Gli esperti dichiarano che questo regime alimentare va seguito per otto settimane. Bisogna, però, essere costanti, se si vogliono ottenere i giusti risultati. Questa dieta si basa su un’alimentazione ipocalorica e ipoglicemica. Nella prima fase si vanno ad eliminare tutti i cibi che sono ad alto contenuto. Nella seconda si va, invece, a reintegrarli. Il grano e il ferro vengono sostituiti con il riso e la quinoa. Alcuni tipi di frutta e verdura dovranno, però, essere eliminati, poiché contengono troppo fruttosio. Stiamo parlando dell’avocado, delle mele, pere, pesche, nespole, susine, albicocche, ciliegie, angurie, del mango e dei fichi. Per quanto riguarda le verdure, è necessario evitare: la cipolla, l’aglio, i cavoli, la cicoria, il radicchio, i porri e gli asparagi. Gli alimenti che sono ammessi sono: carne e pesce, bevande vegetali, frutta e verdura, avena, riso, quinoa, tapioca, mais, patate e gli alimenti senza lattosio. Invece, i cibi che vanno evitati sono: i cereali, i latticini e i legumi.