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Tre milioni di italiani soffrono di Emorroidi: le novità nelle cure

Tre milioni di italiani soffrono di Emorroidi: le novità nelle cure. Ecco le news

Tre milioni di italiani soffrono di emorroidi. La malattia emorroidaria è la più frequente patologia del canale anale. Intendiamoci bene si tratta di una patologia benigna. Secondo i dati circa la metà della popolazione occidentale viene colpito da problemi alle emorroidi almeno una volta nella vita. A parlare è Antonino Spinelli, responsabile della Sezione Chirurgia del colon e del retto all’Istituto Humanitas di Milano. Questa patologia colpisce indistintamente uomini e donne anche se le donne sono un pò più esposte per via del parto e della gravidanza. Sicuramente ai primi sintomi è importantissimo consultare un colonproctologo per avere una diagnosi supportata da una ano-rettoscopia. I primi sintomi della malattia emorroidaria sono: sanguinamento, bruciore e fastidio. Il sangue si presenta o dopo la defecazione, sulla carta igienica o nei casi più gravi più frequentemente. Al sanguinamento sono associati bruciore e fastidio. Qualora si verificasse un prolasso esterno, dopo uno sforzo fisico o durante la defecazione è una delle manifestazioni degli stadi più avanzati, si parla del III o del IV grado.
Se la patologia è allo stadio iniziale il problema, secondo Antonino Spinelli, può essere risolto variando la dieta e cercando di aumentare il consumo di frutta e verdura, l’apporto di acqua e facendo attività fisica. In modo che possa regolarizzarsi l’attività fisica. Per prevenire le crisi emorroidarie possono essere assunti dei farmaci venotonici. Nei casi più gravi è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Solo alcune procedure come scleroterapia e legature elastiche, potrebbero far rimandare l’intervento.
Il professor Spinelli ha spiegato le tecniche chirurgiche che vengono impiegate per risolvere il problema delle emorroidi. Per chi ha un prolasso muco-emorroidario non riducibile il medico consiglia la tecnica tradizionale cioè quella di emorroidectomia (Milligan-Morgan). In pratica vengono asportati i gavoccioli e le ferite guariscono spontaneamente. Un altro tipo di intervento, riservato per il II e II grado è la dearterializzazione emorroidaria con mucopessia: i rami dell’arteria emorroidaria superiore vengono legati a livello del canale anale e il prolasso viene corretto. Sempre il professor Spinelli racconta come si evolve il post-operatorio. E’ normale avere un falso stimolo alla defecazione che nell’arco di una settimana o 10 giorni tende a sparire. Considerando che la malattia emorroidaria è legata allo stile di vita e alla dieta è molto importante che al trattamento chirurgico vengano abbinate delle buone abitudini alimentari.



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