Il paracetamolo fa male: ecco quali sono i rischi
Secondo uno studio inglese un eccesso di paracetamolo provocherebbe un rischio più alto di essere colpiti da ictus e infarto. Non solo, perché anche il fegato ne risentirebbe...
I farmaci a base di paracetamolo sono sicuramente i più utilizzati perché molto spesso si tratta anche di medicinali acquistabili senza ricetta: ma secondo uno studio inglese abusare di questo principio attivo sarebbe molto pericoloso per la salute. Ma perchè il paracetamolo può far male?
Il paracetamolo infatti aumenterebbe il rischio di ictus e infarto e dunque metterebbe in serio pericolo tutti coloro che molto spesso, per calmare mal di testa, mal di denti e torcicollo, utilizzano Tachipirina e simili con troppa leggerezza. Si è sempre parlato di danni legati al fegato per un uso eccessivo di paracetamolo: una persona sana generalmente riesce a tollerare circa 6 grammi di paracetamolo al giorno, per parlare di eccesso di questa sostanza si deve arrivare generalmente a 10 grammi. Ma secondo lo studio inglese sopra citato e pubblicato dal quotidiano Daily Mail, il paracetamolo sarebbe pericoloso anche per il cuore.
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I ricercatori del Leeds Institute for Rheumatic and Musculoskeletal Medicine sono arrivati ad una conclusione: in coloro che abusano di questo tipo di farmaco si riscontra un rischio maggiore del 68% per quel che concerne lo sviluppo di condizioni cardiovascolari, come infarto del miocardio ed ictus. Non solo, perché un eccesso di paracateamolo provocherebbe anche un alto rischio di essere colpiti da ulcera o emorragie (rischio che arriva fino al 50% in più). La ricerca degli scienziati inglesi è stata effettuata su un campione di 666 mila pazienti che hanno seguito cure differenti con alcuni dei pazienti presi ad esame che per moltissimi anni si sono curati con questo principio attivo per combattere contro mal di schiena, mal di testa e dolori in generale.
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La ricerca in oggetto è attendibile? Ci può essere un effettivo collegamento tra gli effetti del paracetomolo e l’aumento di ictus e infarto? A quanto pare sì…