La settimana della moda a Milano vuole stupire: addio al minimalismo
E’ partita la settimana della moda e Milano si tinge di glamour. Le prime passerelle confermano la tendenza per la prossima stagione primaverile, è il momento del décor. Gli abiti si impreziosiscono di ricami, pietre, inserti, perle e cristalli, gli stilisti saliti in passerella dicono:” Bye bye minimalismo”. A cominciare da Gucci, una di quelle […]
E’ partita la settimana della moda e Milano si tinge di glamour. Le prime passerelle confermano la tendenza per la prossima stagione primaverile, è il momento del décor. Gli abiti si impreziosiscono di ricami, pietre, inserti, perle e cristalli, gli stilisti saliti in passerella dicono:” Bye bye minimalismo”.
A cominciare da Gucci, una di quelle sfilate che, come si dice, dettano tendenza. Frida Giannini, direttore creativo della griffe che festeggia i suoi primi 90 meravigliosi anni, fa un salto nel passato proprio di una novantina d’anni, atterrando nell’epoca, raffinatissima, dell’Art Déco.
Il risultato è una donna ricchissima, sofisticata e aristocratica: in pantaloni a vita alta con profonde pinces e giacche sottili di giorno, lucente di beads e dettagli gold la sera, con i suoi abiti charlestone, rivisti e corretti, che sono un trionfo, ci verrebbe da dire, di “lusso e freschezza”. Perché la sera, in casa Gucci, significa coraggiosamente corto.
Più sottile e sussurrato il décor sulla passerella di Alberta Ferretti, ma anch’esso essenziale alla definizione di una donna ben precisa. Gli abiti hanno una base di tulle dai tagli geometrici, i colori sono vivi, naturali, squillanti, come quelli di un tramonto. Per la sera la donna di Alberta Ferretti diventa sensualissima grazie ai ricami neri che fasciano la silhoutte.
Fedeli al loro percorso personale e innamorati dell’ornamentazione anche Alessandro Dell’Acqua, con la sua linea N.21, e Francesco Scognamiglio.
Il primo, che coltiva l’ideale di una donna mediterranea sexy e moderna assieme, si inventa camicie dal taglio maschile, ricoperte di paillettes e cristalli, che giocano a fare gli abiti sbucando sotto anonimi maglioncini dall’allure vintage, oppure regalando solo ai loro colletti una pioggia di squame ondeggianti.
Il secondo, invece, semplificando un po’ il suo stile da pop star votata allo scandalo, e mandando in passerella una delle sue collezioni più riuscite: a dominare sono il pizzo, ma spruzzato di cristalli scintillanti, e le macro ruches, ormai una sua firma.