Pesto genovese a rischio: le coltivazioni di basilico sono state attaccate da un fungo
Le coltivazioni di basilico, essenziali per produrre il pesto genovese, sono state attaccate da un fungo: il rischio gli agricoltori
Il pesto genovese di quest’anno sarebbe a rischio. Le coltivazioni di basilico, che sono essenziali per la sua produzione, sono state attaccate e decimate da un fungo. Quest’ultimo resiste ai fitofarmaci e distrugge le piantine di basilico. A lamentarsi è stata la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori). Hanno mostrato i dati relativi al fenomeno spiegando che un terzo della produzione di pesto genovese è andata a male. Le coltivazioni sono a rischio perché attaccate da un fungo particolare: Penospora. Ha origine africana e già qualche anno fa mise in crisi la produzione di uva in Sicilia. Stavolta, tocca alla Liguria fare i conti con questo particolare tipo di fungo.
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Le lamentele della Cia sono indirizzate al Ministero del settore. La volontà è quella che vengano scelti nuovi fitofarmaci per contrastare Penospora. Si è dimostrato resistente a larga parte di quelli fin’ora approvati dal Ministero e adesso si cerca di usarne di nuovi per far sì che vengano ridotti i suoi effetti devastanti sulle coltivazioni di basilico. Sono poco più di un centinaio i coltivatori in Liguria e il fatturato annuo si aggira intorno ai 6 milioni di euro. Sarebbe prima di tutto una perdita umana – i posti di lavoro – e poi una grave perdita economica.
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Elevati livelli di umidità favoriscono lo sviluppo e di questo fungo africano. Il clima degli ultimi tempi è l’incriminato per averlo fatto proliferare. Prima che le rimanenti coltivazioni vengano compromesse, è dunque necessario attuare un piano per contrastare il fenomeno. Il pesto genovese di quest’anno è a rischio, così come lo sono le persone che si occupano della sua produzione. La Cia è preoccupata per come andrà la produzione e ovviamente anche i consumatori hanno timore di non poter usufruire di una delle prelibatezze della cucina italiana, conosciuta e importata in tutto il mondo.