Soffri di apnea del sonno? Attento al cuore
Chi soffre di apnea del sonno presenta maggiori rischi di ictus, infarto e lesioni caridache. A dirlo uno studio condotto a Boston
L’apnea del sonno è un disturbo che si può rivelare responsabile di moltissimi problemi di salute, non in ultimo di patologie della sfera cardiaca. Che l’apnea del sonno sia implicata nell’insorgenza di problematiche del cuore, non è però una novità. Se però prima l’alterazione respiratoria veniva considerata responsabile dell’insorgenza di ictus e infarto, uno studio ha dimostrato come l’apnea del sonno sia responsabile anche della comparsa di lesioni sublcliniche del miocardio e di scompensi cardiaci di elevata importanza.
Cosa si intende per apnea del sonno? Un eccessivo rilassamento della muscolatura della bocca si riterrebbe secondo le ipotesi cliniche che cercano di spiegare la patologia, renderebbe difficile il passaggio dell’aria nella bocca dando luogo a periodi più o meno lunghi di apnea. La persona che soffre del disturbo smette realmente di respirare e la conseguenza è una cattiva ossigenazione dell’organismo. A causare l’apnea del sonno sono generalmente sovrappeso, il fumo o l’abuso di alcol ma anche la pressione alta e il diabete o problematiche al livello polmonare. Collegati con il sovrappeso, ma non necessariamente presenti solo in caso di sovrappeso, il colesterolo alto, i livelli di insulina nel sangue, i trigliceridi.
Se fino ad oggi l’apnea del sonno veniva inquadrata come patologia che metteva a rischio la salute del nostro cuore per la probabilità aumentata di portare alla comparsa di ictus e infarti, oggi un altro pericolo per la sfera cardiaca sembra nascere proprio in concomitanza con l’apnea del sonno. Sono stati i ricercatori della Brigham and Women’s Hospital di Boston a mettere in evidenza il collegamento tra apnea del sonno e lesioni del miocardio. A dimostrarlo – dicono i ricercatori – la presenza in misura maggiore nei soggetti affetti da apnea del sonno di un marcatore, la troponina T ad alta sensibilità (Hs-TnT) che è solitamente considerato predittivo di problematiche di questo genere a carico della sfera cardiaca.