Congestione al mare come evitarla e come agire in caso di malore
Il pericolo della congestione dopo un tuffo in mare mentre si è in piena digestione è reale. E' indispensabile conoscere i nostri limiti e come agire in caso di malore
Quante volte vi è stato detto di non fare il bagno, di non tuffarvi in mare se avete appena finito di mangiare? Il pericolo è reale, la congestione è causa di tante vittime. In genere sono i bambini a soffrire di più nell’attesa della digestione, ma loro devono obbedire, mentre gli adulti non sempre pensano che la congestione non risparmia nessuno. Dolori addominali, vomito ma purtroppo anche arresto cardiaco e perdita di coscienza. Per evitare tutto questo quanto bisogna attendere dopo avere mangiato e cosa si può fare in caso di congestione?
Il tempo di attesa tra il pasto e il bagno varia a seconda di quanto e cosa si è mangiato, ma anche dalla temperatura esterna, da quella dell’acqua e dalle reazioni personali.
Per non cadere in errore sono necessarie due ore di attesa in caso di pasto completo ma non eccessivo, quindi con consumo di grassi quali ad esempio salumi, formaggi o fritti. Questi sono più lenti da digerire. Se invece il pranzo era a base di carboidrati e proteine, ad esempio un piatto di pasta al pomodoro con una porzione di pesce, può bastare l’attesa di un’ora e mezza.
Da dimenticare la convinzione che non si corre il pericolo di congestione se ci si tuffa in acqua subito dopo avere mangiato. La digestione inizia non a fine a pasto ma già dopo il primo boccone. Facile intuire il pericolo se il pranzo dura una mezz’oretta, si è in piena diegestione e l’impatto con l’acqua fredda causa uno shock termico che può provare un blocco digestivo, un rallentamento del battito, fino al caso più grave, quello dell’arresto cardiaco.
La perdita di coscienza può avvenire più facilmente in chi durante la digestione non solo si tuffa in acqua ma inizia a nuotare aggiungendo uno sforzo fisico che sottrare ulteriore flusso di sangue agli organi vitali. Immaginate se in quel momento chi si sente male si trova al largo.
Le due ore di attesa sono indicative, aumentano in caso di acque particolarmente freddo o pasto molto impegnativo.
In caso di malore bisogna uscire subito dall’acqua, stendersi su un fianco per agevolare l’eventuale vomito e coprirsi riscaldando il corpo. Se entro breve tempo il soggetto non migliora o peggiora è indispensabile chiamare i soccorsi.