Stamina, Tar sospende il no del Ministero: nuova speranza per i malati
Il Tar del Lazio ha deciso di sospendere il no del Ministero della Salute al metodo, accogliendo le richieste di Stamina Foundation
Le estenuanti e forti proteste dei malati che chiedevano a gran voce di poter accedere alla sperimentazione Stamina hanno dato i loro frutti. Il Tar del Lazio ha deciso di sospendere il no del Ministero della Salute, deciso con decreto di nomina della commissione, e che aveva portato a bocciare il tanto discusso metodo Stamina. E così arriva una nuova speranza per i malati, che vedono nel metodo la loro ultima chance di sopravvivenza. “Ci state uccidendo“, dicono da tempo durante le proteste a Roma, a Montecitorio.
Finalmente qualcosa si è mosso, il Tar sospende dunque anche il parere contrario alla sperimentazione Stamina. E’ stato accolto dai giudici il ricorso di Davide Vannoni, il presidente di Stamina Foundation, contro il comitato scientifico. Il ministero dovrà nominare una nuova commissione di esperti, e si dovrà procedere con ulteriori valutazioni del metodo. I giudici amministrativi hanno invitato il ministero ad approfondire la questione del metodo. Infatti Stamina Foundation aveva contestato al Tar la presenza di componenti imparziali all’interno della commissione scientifica, che si erano espressi ancor prima della nomina contro la sperimentazione.
Insomma, non tutto è perduto per i malati che vogliono accedere alle cure con il metodo Stamina. A parlare a seguito della decisione è stato Andrea, il papà di Noemi, la bimba di 18 mesi che era stata accolta da Papa Francesco che aveva accolto le disperate richieste della famiglia. Per quest’uomo la decisione del Tar “è un’ottima notizia“. Ma Andrea vuole andare fino in fondo e dice: “Stiamo valutando la richiesta di danni per i no al metodo per Noemi“.
Ora si cercherà di capire se i malati potranno nuovamente avvalersi di queste cure, scartate forse con superficialità da chi aveva nelle mani una decisione molto delicata. Per alcune gravissime malattie non c’è rimedio, e l’ultima spiaggia è proprio il metodo Stamina.
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