Aldo Grasso stronca il Grande Fratello: “Laboratorio dell’orrore”
Durissima stroncatura di Aldo Grasso dalle pagine del Corriere della sera al Grande Fratello. Il reality di Canale 5 definito un laboratorio dell'orrore
Sei mesi di reclusione nella casa del Grande Fratello. Sei mesi passati vedendo sempre le stesse persone, senza incontrare i propri parenti con due sole uscite all’aria aperta. Basterebbe guardare Giuseppe Garibaldi per comprendere che questo nuovo esperimento sociale di Mediaset non sta dando i risultati sperati. Il giovane calabrese, non solo ha avuto diversi problemi di salute, tanto da dover andare in ospedale ben due volte, ma sembra invecchiato di almeno dieci anni. La dimostrazione lampante che un reality non può e non deve durare sei mesi ( e a dire il vero questa edizione durerà quasi sette). Per quale scopo poi, non è dato sapere, visto che Terra amara, una soap turca acquistata a dure lire, fa ascolti più alti di un reality tappabuchi che serve per riempire il palinsesto ma non porta null’altro.
In passato, di Grande Fratello si parlava in tutti i contenitori della rete, e gli ascolti si impennavano. Adesso viene quasi schifato , se ne parla solo quando Signorini o Cesara Buonamici ci mettono la faccia anche al mattino o al pomeriggio…Ed era chiaro che sarebbe arrivata anche la stroncatura di Aldo Grasso. Il critico televisivo ci ricorda che questa doveva essere una edizione all’insegna della nuova linea editoria di Pier Silvio Berlusconi senza trash, ma è diventato un esperimento inguardabile. Aggiungiamo noi, è diventata l’edizione più brutta della storia del Grande Fratello.
Aldo Grasso stronca il Grande Fratello
Mentre la puntata del Grande Fratello di ieri, ha registrato la deludente media di 2,2 milioni di spettatori (tra i peggiori risultati di questa edizione) Aldo Grasso prendeva nota e oggi sul Corriere si è così espresso:
«Più ci si avvicina alle battute finali e più la tensione sale nella casa più spiata d’Italia», riferiscono le cronache. Ormai gli inquilini, sofferenti di arsura mentale, non sono più persone ma figure da affresco metatelevisivo, pantografie, immagini proiettate sulle nubi del web.
E poi:
L’esperimento del «Grande Fratello», ormai sgangherato laboratorio dell’errore e dell’orrore, ci dice che la normalità ha preso il posto della norma, che l’ombra (simulacro o inconsistenza, non importa) sta sostituendo l’uomo reale, che la credulità è l’ultima religione di questo regno delle ombre.