Reality e Talent

Quanto imbarazzo per le parole di Garibaldi contro Bea: “Me li mangio, io mi sono solo divertito”

Quanto imbarazzo nell'ascoltare le parole di Giuseppe Garibaldi: uno squallido racconto maschilista di cui potevamo fare decisamente a meno

garibaldi grande fratello

Giuseppe Garibaldi farebbe bene a fare una cosa nella casa del Grande Fratello: tacere per almeno una settimana. E non perchè gli manchino le basi della lingua italiana e abbia anche difficoltò nella comprensione di alcuni testi basilari ma perchè ogni volta che apre bocca, dice delle cose gravissime. Come ha fatto ieri sera mentre lavava i piatti e ha iniziato a parlare con Ciro e Letizia, dicendo che Beatrice sta cercando di metterlo in difficoltà e che per questo non gli rivolge la parola, sperando che sia lui a tornare sui suoi passi, cosa che non farà.

Peccato che fino a poche ore prima, con lacrime a secco, provava in tutti i modi a scusarsi con la Luzzi. E badate bene, la cosa grave, non è neppure che dica di essersi divertito, di aver pensato solo a giocare. E neppure la frase: “abbiamo giocato” come a voler dire lei lo sapeva benissimo, le stava bene ma adesso sta cercando di passare per vittima, quando anche lei ha accettato il tutto per avere visibilità nel gioco. Perchè anche questo potrebbe starci. Viscida tattica, viscida strategia, viscide parole, ma fin qui, nulla che non si sia già visto o sentito in quella casa.

E’ la metafora calcistica che arriva dopo, quella che vi facciamo vedere in questo video, che rende tutto davvero squallido e che fa capire la tipologia del personaggio. Ricordiamo che in passato, concorrenti, che facevano la lista delle spesa con le loro conquiste, sono stati tacciati di maschilismo per molto meno. Qui siamo di fronte a uno che fa palesemente capire di essersi divertito, sess*almente parlando con una donna e di aver dato sfogo ai suoi bisogni fisici ( non è neppure la prima volta che lo fa).

Giuseppe Garibaldi che squallide le parole quando racconta di Beatrice

Giuseppe ci ricorda che lui in quanto a dignità e a umiltà la Luzzi se la mette ben dietro, che lei può vincere solo grazie alla sua dialettica. Non ha ben capito che qui, non vince chi parla meglio ma chi si comporta meglio e chi non fa uscire melma dalla sua bocca. Parlare di gol fatti, con quella squallida metafora calcistica usata in modo vergognoso tra uomini per far capire quante volte abbiano fatto cose lo descrive per quello che è e non c’è bisogno di aggiungere altro.

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