Roberto Saviano nella prima puntata di Amici 14: che ci faccio qui?
Roberto Saviano super ospite nella prima puntata di Amici 14 che andrà in onda l'11 aprile 2015: ecco che cosa ha detto ai giovani e perchè ha deciso di accettare l'invito di Maria De Filippi
In una domenica di Pasqua, di festa per tanti, di lavoro per altri, Roberto Saviano è arrivato in Italia, a Roma e ha fatto parte della prima puntata di Amici 14. Ha aperto il serale come ospite d’eccezione con il suo monologo parlando di quello che reputava speciale e importante. “Non ballo e non canto, che ci faccio qui?” queste le prime parole di Saviano che è stato annunciato da Maria in modo semplice mentre il pubblico lo ha accolto con una standing ovation. Una puntata speciale per un ospite speciale. Le anticipazioni ci svelano quello che è successo in questa prima puntata di Amici ma i curiosi non vogliono sapere solo il nome del concorrente eliminato ( clicca qui per le anticipazioni dettagliate). Vogliono anche sapere che cosa ha detto Saviano, di cosa ha parlato nel suo monologo e come ha spiegato il si a Maria per questa partecipazioni al serale del talent di Canale 5.
Le prime parole di Saviano dopo gli applausi scroscianti per lui in studio: “Sicuramente sembra strano che sia qui: cosa c’entro? Non ballo, non canto. Scrivo. Vengo da un altro percorso, eppure sono convinto che sia il posto giusto. La mia generazione, come la vostra, si trova di fronte alla possibilità di realizzarsi andando via.” Maria vorrebbe che i ragazzi con le sue parole andassero lontano. Ma Saviano inizia da Napoli per spiegare che cosa ci fa lui ad Amici: “Io sono nato a Napoli e sono andato via. Mi viene in mente il racconto di Tahar Ben Jelloun: Malika ha 14 anni e a chi le chiede: “Cosa vuoi fare da grande?”, risponde: “Partire”. Ma partire non è un mestiere: siamo abituati a vedere nei tg, con una certa indifferenza, i barconi, Lampedusa, il numero dei morti come un elemento ordinario. Vorrei farvi capire cosa c’è dietro quei numeri. L’informazione, il commento su Facebook, è come un lago ghiacciato: puoi scivolarci sopra, appagarti di un’opinione o puoi rompere quel ghiaccio, tuffarti e andare in profondità, prendere i libri, prendere tempo per capire.”
Non vogliamo rovinarvi la sorpresa continuando a dirvi quello di cui Saviano ha parlato. Avrete capito che come è nel suo stile ha parlato di sogni, di sacrifici ma anche di attualità, la cronaca più nera, i drammi del nostro tempo. Dolore misto a rabbia e a disperazione con la speranza che il futuro possa cambiare proprio grazie ai giovani che devono credere di poterlo fare.
Su Facebook invece le motivazioni raccontate direttamente da Saviano che ha spiegato con poche parole il perchè del suo si a Maria e ad Amici
La verità è che a me piacciono le contaminazioni e trovo sia un privilegio poter parlare a un pubblico di ragazzi in una trasmissione tanto seguita. Ame piace parlare a tutti, soprattutto a chi in genere non incontra le mie storie.
Nella contaminazione non vedo contraddizione, così come non c’è contraddizione nell’andare sulle reti Mediaset se ho la libertà di poter esprimere senza limitazioni il mio pensiero. Non c’è contraddizione e lo ha dimostrato la presenza ad Amici di Don Luigi Ciotti e di chiunque in questi anni abbia compreso quanto sia importante parlare a chi sta costruendo il proprio e il nostro futuro, a chi lo sta costruendo con il talento in un paese che sembra non lasciare speranza. Quanto snobismo nelle parole di chi si trincera dietro una presunta superiorità intellettuale, quanta presunzione nell’atteggiamento di chi critica senza mai entrare nel merito. Ormai ho imparato a schermarmi da fango e insulti e tutta la sofferenza che la mia condizione mi ha insegnato a gestire negli anni, mi dà anche la forza di poter dire: non siamo superficiali nelle valutazioni, ma siamo aperti a nuove strade, riprendiamoci la capacità di stupirci, di metterci in gioco.
L’incontro con Maria De Filippi e il suo invito li ho accolti come un’occasione, come un privilegio, quello di poter coinvolgere attraverso storie capaci di costruire empatia un pubblico di giovani e giovanissimi. Per me è una sfida importante che accetto con entusiasmo. Spero, anzi sono sicuro, che chi mi segue e mi conosce condividerà questo mio percorso.
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