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Beppe Convertini aveva 17 anni quando è morto suo padre: “Mamma non ha dormito per 7 mesi”

Beppe Convertini racconta della morte del padre, l'ha visto spirare, lui aveva solo 17 anni. A La volta buona confida tutto di quei mesi

Beppe Convertini padre

La fede di Beppe Convertini ha vacillato quando ha visto suo padre soffrire così tanto, morire, quei 7 mesi durante i quali sua madre non ha mai dormito per accudirlo. Ospite a La volta buona oggi Beppe Convertini è tra di chi ha amato tanto Papa Francesco, presente in studio con la sua fede che ha poi ritrovato.

Una fede di cui oggi il conduttore parla senza alcun dubbio e allo stesso modo racconta il periodo così brutto della sua vita, quando era adolescente, quando a 17 anni Beppe Convertini ha visto suo padre spirare. >> Leggi qui anche Sara Ricci ha perso un figlio quando stava con Beppe Convertini: “per lui un dramma, per me meno”

Beppe Convertini a La volta buona

“Quando avevo 17 anni e ha vacillato beh ha vacillato perché io ho visto morire mio padre che è stato malato terminale per 7 mesi per un tumore ai polmoni e varie metastasi nel corpo. Papà ne aveva 57 poi papà e aveva una metastasi sul viso sanguinante e per 7 mesi mamma non ha mai dormito per tamponare appunto questo sangue che veniva giù e fino a che poi gli ha impedito di mangiare e di bere”.

In quel momento Beppe Convertini aveva una sorella, Anna di 12 anni, ed era molto dura accettare che la persona più importante della sua vita potesse mancare: “l’ho visto spirare papà e e quindi è chiaro che barcolla la tua fede”.

Confida che la serenità l’ha ritrovata pensando che quando una persona cara muore diventa il tuo Angelo custode: “ho sentito la sua presenza in un momento importante della mia vita quando mi sono operato e quando ho fatto un incidente stradale e ho sentito la sua presenza come se qualcuno davvero mi proteggesse dall’alto”.

Beppe parla delle persone che ha amato e che non ci sono più, del padre, del fratello, dei nonni: “Quando si parla con loro e parlo di mio padre e mio fratello che non c’è più e dei miei nonni è una cosa bellissima ma non solo al cimitero anche a casa prima di andare a dormire che reciti le tue preghiere il tuo eterno riposo è qualcosa di speciale”.

Ma la fede è tornata anche per altro: “Perché poi ci sono stati questi angeli custodi che erano gli infermieri e medici che venivano gratuitamente ad accudire papà e non solo accudirlo perché aveva bisogno di aiuto appunto medico ma anche moralmente e loro mi hanno fatto ricredere che forse era giusto avere fede”.

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