Simone Cristicchi e le polemiche sul suo brano: “cose dette campate in aria”
A Simone Cristicchi le polemiche sul suo brano non interessano, gli interessa il fatto che sia arrivato nel modo giusto a migliaia di persone
Ospite di Porta a Porta nella puntata in onda il 18 febbraio 2025, Simone Cristicchi, rispondendo alle domande di Bruno Vespa, è tornato a parlare della polemica nata intorno alla sua canzone. Il conduttore del programma di rai 1 si è chiesto come mai possa esser nata la “questione” visto che nel bene o nel male, il brano parla di qualcosa che tutti noi viviamo. Adulti che diventano genitori dei loro padri e delle loro mamme, che arrivati a un punto del loro percorso, hanno bisogno di cure e attenzioni.
“Dottor Vespa non me lo spiego neppure io” ha detto Cristicchi che è stato comunque travolto da una ondata di affetto, lo ricorda, e dunque non si lascia turbare da chi invece non ha compreso il senso del suo brano. “La mia voleva essere solo una fotografia a una situazione personale e privata che vivo con la mia mamma Luciana e mi sono reso conto che ha toccato tante persone. Io parlo di figli che diventano angeli custodi” ha detto il cantante nella puntata di Porta a Porta in onda ieri sera su Rai 1.
Simone Cristicchi a Porta a Porta
“Parlo delle mamme fragili, di padri in difficoltà, sono felice di aver comunicato il mio messaggio, le critiche che attengono alla musica e all’arrangiamento le ascolto con grande interesse, le altre mi sembrano invece campate in aria” ha detto il cantautore. “Io non capisco questa è una canzone trasversale, problemi che hanno tutti, non capisco la polemica” ha detto Bruno Vespa.
“Hanno puntato Cristicchi, diciamola tutta. Io non ho capito perchè dovevano dividere Sanremo tra uomini di destra e sinistra, si è anche detto che Cristicchi è di destra perchè ha raccontato le Foibe, perchè è contro la surrogata. E allora ecco perchè paga Cristicchi” ha detto Concita Borelli. Il giornalista Dondoni invece ha fatto notare che le critiche sono state mosse perchè anche questa volta, come era successo con Ti regalerò una rosa, Cristicchi ha cantato qualcosa che aveva a che fare con la malattia mentale. E visto che poi il cantante di Sanremo ha risposto alle polemiche, le ha rinfocolate e tutto è diventato più grande. “La canzone arriva, ed è arrivata” ha spiegato il giornalista.
“Io trovo che sia stato coraggiosi da parte di Simone cantare questo tipo di canzone” ha detto Serena Brancale. “Io penso che sia coraggioso raccontare una sofferenza di questo genere” ha fatto eco Noemi. “Per me è stato bello che il Festival abbia accolto questa canzone, essendo il tema anche scomodo” ha aggiunto la cantante di Se ti innamori muori.
La cosa molto interessante di questo momento è che Selvaggia Lucarelli sia una sorta di fantasma, visto che tutto è partito da una critica mossa da lei. Una sorta di innominabile che Jonathan Kashanian definisce la Lucarelli, una “giornalista scomoda”.