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Anche contro la troupe di Storie Italiane spari a Paola: il racconto di Vito Paglia ed Eleonora Daniele

Eleonora Daniele mostra le immagini del momento dell'aggressione con la sparatoria nella puntata di Storie Italiane del 6 febbraio: ecco che cosa è accaduto ieri a Paola

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Proprio come è successo con gli inviati di Pomeriggio 5. Si trovavano nello stesso posto anche il giornalista di Storie Italiane, Vito Francesco Paglia e i suoi operatori che insieme a lui collaborano per la realizzazione dei servizio del programma di Rai 1. E anche loro, come è successo al giornalista di Mediaset, sono finiti in una sorta di agguato. Erano lì semplicemente per provare a fare delle domande, stanno seguendo la bruttissima storia dei fratellini maltrattati, in provincia di Cosenza. Ed erano andati a Paola, presso la villetta in cui abita il padre dei bambini, che non è accusato di nulla.

Con l’uomo volevano parlare di quello che è accaduto, delle accuse che sono state rivolte al compagno della mamma dei piccoli. Mentre andavano via hanno sentito degli spari, sarebbero stati esplosi dei colpi di arma da fuoco. Hanno dunque subito chiamato le forze dell’ordine che sono arrivate sul posto. “Iniziamo la puntata esprimendo massima solidarietà a Vito Paglia e agli operatori che erano insieme a lui, stavano solo facendo il loro lavoro” ha detto Eleonora Daniele aprendo la puntata di oggi del programma di Ri 1, mostrando proprio le immagini di quegli attimi concitati. Sul posto è arrivata subito una pattuglia dei Carabinieri e fortunatamente, nessuna delle persone coinvolte è stata ferita. “La notizia è uscita da ieri sera e questa mattina riportata da molti quotidiani, da parte di tutti quanti noi, tanti messaggi di solidarietà per voi” ha detto la conduttrice.

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Spari contro la troupe di Storie Italiane a Paola: le ultime notizie

La giornata è iniziata come tante. “Siamo andati a citofonare al padre dei bambini, dei fratellini maltrattati, ricordiamo che l’uomo non è iscritto nel registro degli indagati ma comunque si è visto togliere la potestà genitoriale” ha spiegato Vito Paglia, il giornalista che sta seguendo il caso da Paola. “Abbiamo citofonato e stavano andando via, mentre ci allontanavano abbiamo sentito questi sibili che ci hanno sfiorato, in particolare agli operatori dietro le telecamere, non sono abituati a stare davanti, noi svogliamo il nostro lavoro, cerchiamo di fare luce sulle vicende. Dunque a quel punto grazie ai Carabinieri , ci siamo riparati dietro a un muretto e sono intervenuti immediatamente. Hanno cercato di far interrompere questi spari, abbiamo capito che erano fucili ad aria compressa, con piombini. La cosa che ci ha ferito moralmente, che a una domanda si risponda con una serie di spari, è una cosa inaccettabile. Noi abbiamo sporto denuncia contro ignoti, non sappiamo chi ha sparato, eravamo di spalle. Non avevamo ottenuto nessuna risposta e a quel punto siamo stati presi di mira, tutto questo ci fa molto strano. Gli indagati sono sempre stati disponibili a raccontare il loro stato d’animo, la loro versione dei fatti…Parliamo di bambini maltrattati, di 2 e 4 anni…E ricevere dall’unica persona non iscritta nel registro degli indagati, o almeno dalla sua abitazione, questa cosa ci ha estremamente scosso. Noi continueremo a fare il nostro lavoro” ha detto il giornalista di Storie Italiane.

“Voglio ringraziare tutti i nostri collaboratori perchè stanno anche dietro alle telecamere, che mostrano poi quello che voi vedete. Il nostro Stefano è quello che ha rischiato di più, un colpo lo ha sfiorato all’altezza del braccio” ha ricordato Eleonora Daniele raccontando a Storie Italiane quello che è successo. “Noi ci siamo protetti perchè non abbiamo capito, poi ci siamo accorti, se fosse stato colpito in testa o in un occhio, oggi di che cosa staremmo parlando” ha chiesto il giornalista del programma di Rai 1.

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