Antonella Clerici si rivolge alle mamme: “Aiutiamo i nostri figli”, sconvolta dall’incubo vissuto da un ragazzo
Antonella Clerici si rilegge al pubblico femminile, certa che le mamme possano fare molto e sempre contro i padri violenti
Antonella Clerici inizia la puntata del 20 gennaio 2025 di E’ sempre mezzogiorno rivolgendosi al pubblico femminile, alle mamme, certa che dove c’è in famiglia un padre violento con i figli una madre sa cosa deve fare.
Antonella Clerici scuote le coscienze di chi è sottomesso a un padre che non meriterebbe di avere figli. Ha sconvolto tutti la notizia che un uomo ha picchiato il figlio 15enne perché gay, gli ha inflitto mesi di incubo, maltrattamenti e minacce, violenze che fanno rabbrividire, botte ad un figlio perché gay. Ma in che epoca siamo?
Antonella Clerici parla del padre che ha picchiato più volte il figlio
I figli non si picchiano, questo è un altro discorso. I figli si amano sempre, questo è la base di tutto. Non può esserci violenza, non possono esserci minacce di morte e maltrattamenti; tutto questo invece l’ha vissuto un adolescente perché gay, perché il padre non lo accetta.
Antonella Clerici si chiede se siamo ancora nel medioevo: “Non ci siamo proprio, io però mi rivolgo al pubblico femminile che in questo è più attento… mi raccomando aiutiamo i nostri figli; come sono sono, noi dobbiamo aiutarli sempre”. Ha gli occhi lucidi per la rabbia e per l’emozione, guarda Daniele Persegani, sa bene che tutti sono d’accordo con lei ma: “Guardo lui perché so che lui condivide”.
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Una storia drammatica che purtroppo riguarda troppi figli, ancora oggi è così. Nello studio aleggiano dolore e tristezza, ci pensa Alfio Bottaro a risolvere tutto dicendo che alla sua mamma va bene tutto. E’ una grande verità, quel “va bene tutto” detto in modo così semplice dice tutto di come dovrebbero essere i genitori per i figli.
Antonella Clerici confida nel ruolo delle mamme, perché a volte non danno una mano ai propri figli, si nascondono dietro le azioni di un marito, padre, violento.
Per fortuna alla fine il ragazzo che in questi giorni ha riportato di nuovo a galla questo problema ha trovato il coraggio di confidarsi con i suoi insegnanti, di parlare delle botte, delle minacce, di tutte le violenze, facendo ascoltare anche i messaggi vocali del padre. L’uomo è in carcere e speriamo abbia modo per riflettere o essere aiutato a comprendere tutto il male fatto, non solo quando ha usato la chiave inglese per picchiare suo figlio ma tutto quanto ha commesso.