Lo sfogo di Caterina Balivo contro i testi di Tony Effe e gli altri: pensa a sua figlia che ha 7 anni
Tony Effe ai microfoni de La volta buona commenta che è un bravo ragazzo. Caterina Balivo esplode nel suo sfogo da donna e mamma
Lo stop a Tony Effe al concerto di Capodanno a Roma continua a dividere ma nella puntata del 19 dicembre 2024 de La volta buona lo sfogo di Caterina Balivo ha chiarito ciò che pensano molti ma non tutti.
La conduttrice è sicura che Carlo Conti non porterà al festival di Sanremo 2025 testi che possano sfociare in polemiche o indignazione ma su Tony Effe ed alcune sue canzoni del passato ha qualcosa da dire e lo dice alzando anche i toni, lo dice da donna e da mamma. Mentre tutti nel suo studio e in collegamento difendono Tony Effe lei è molto chiara.
Le parole di Tony Effe a La volta buona
Si parla di Sanremo 2025, del Capodanno di Roma, di testi. Ieri c’è stata la presentazione dei cantanti che saranno in gara e dei titoli delle loro canzoni, oggi si discute di tutto. Nelle varie brevi interviste quella di Tony Effe che chiude dicendo che lui è un bravo ragazzo. Nessun dubbio che lo sia, in studio tutti guardano i suoi occhi, sono buoni e non c’è alcun dubbio.
Tony Effe ha la fama di cattivo e non lo è assolutamente, aggiunge Aldo Vitali, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni. Caterina Balivo esplode, si parla di testi e non di persona: “canzoni che in passato hanno dei toni accesi brutti, che non vorrei mai che mia figlia cantasse… i giovani lo seguono ma è inutile fare manifestazioni, raccolte fondi e poi abbiamo dei testi così…”.
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La Balivo ha una figlia di 7 anni, è a lei che pensa, lo fa da mamma ma anche da donna. Pensa a lei e pensa a tutti gli altri ragazzini. “Io sono boomer mettetela come vi pare però linguaggio, le parole, sono importantissime. Io sono degli anni ’80, ho 44 anni e tra un po’ ne faccio 45, sono una boomer però scusatemi era uno sfogo”.
Sappiamo che sono tanti i cantanti che si sono schierati dalla parte di Tony Effe. C’è chi parla di censura, chi spiega che la censura è un’altra cosa. La conduttrice de La volta buona ricorda che si parla di vecchi testi, non ha dubbi che a Sanremo 2025 Carlo Conti abbia fatto la più attenta delle selezioni. Ovviamente lei non si riferisce solo al cantante citato di continuo in questi giorni ma a tutti coloro che hanno scritto canzoni violente. Il discorso è davvero complicato.