Aldo Grasso stronca anche la Bruzzone: “l’unica narcisista è lei”
Aldo Grasso quest'anno ne ha per tutti: critica durissima al nuovo programma di Roberta Bruzzone e alla Rai
Nelle mente di Narciso, il primo programma condotto in solitaria da Roberta Bruzzone, è al momento, tra le proposte più apprezzate di RaiPlay e sta scalando le classifiche della piattaforma streaming Rai. I numeri però a quanto pare, non convincono Aldo Grasso che, dal Corriere della sera, fa una durissima stroncatura alla criminologa e non solo per questo format, ma anche perchè, a suo dire, starebbe troppo in televisione. Quasi onnipresente mentre altri professionisti di livello, secondo Grasso, non si vedrebbero mai in tv e questo ci dovrebbe far porre delle domande, dice il critico sul Corriere.
Aldo Grasso boccia Roberta Bruzzone
Aldo Grasso si chiede se la Rai faccia ancora servizio pubblico e scrive sul Corriere della sera: “Com’è possibile mandare in onda una docuserie di cose viste e straviste, la cui unica novità è un’autopromozione della «criminologa e opinionista» (Wikipedia) Roberta Bruzzone che parla di narcisismo. Basta vedere come si presenta in scena, il suo stile dark, il tatuaggio, l’abito con una scritta ben visibile sulla manica destra, per capire che il narcisismo dev’essere materia di suo grande interesse“. Il titolo del suo pezzo poi, è tutto un programma. Sottolinea infatti che la vera narcisista è proprio Roberta Bruzzone, che ancora una volta non va in sottrazione, a suo dire, ma diventa assoluta protagonista di un format che dovrebbe spiegare chi è il narcisista.
La critica di Aldo Grasso non è mossa solo alla Bruzzone ma anche alla Rai che permette che vadano in onda format di questo genere per trattare argomenti che meriterebbero ben altri approfondimenti. E scrive: ” la Bruzzone se la cava con poco: un’introduzione di quelle in cui si spiega che il narcisismo è un disturbo della personalità (ma va?), che c’è un narcisismo buono detto Overt e uno cattivo, detto Covert (un po’ come il colesterolo) e poi, attraverso spezzoni di trasmissioni che hanno trattato i casi in maniera sensazionalistica“.
Aldo Grasso chiude il suo pezzo invitando la Rai a una riflessione. Fa i nomi di grandi criminologi e professionisti e si chiede come mai, si vedano ben poco in tv mentre fanno un lavoro molto serio nel dietro le quinte, dove nessuno guarda. E invita la Rai a porsi la stessa domanda…
Dopo aver stroncato La vita in diretta, diventata per Aldo Grasso “la morte in diretta” e anche Domenica IN, il critico del Corriere della sera punta nuovamente il dito contro la Rai e questa volta lo fa per il nuovo format di Roberta Bruzzone. Magari chissà, la criminologa che di certo non ha peli sulla lingua, replicherà.