Il caso Alessandro Basciano Sophie Codegoni arriva a La volta buona: “qualcosa non funziona”
Delle minacce, del carcere, del seguito tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni si parla anche a La volta buona
Alessandro Basciano nell’intervista per La volta buona racconta la sua versione dopo le accuse di Sophie Codegoni, dopo il carcere. Uno contro l’altro ma qualcosa non torna. Davvero non torna?
Ogni legale difende il proprio assistito ma nello studio de La volta buona Federico Ruffo e Massimo Lugli spiegano perché c’è qualcosa di strano. Caterina Balivo difende Sophie Codegoni, difendendo giustamente le donne che subiscono violenze, minacce, stalking. C’è poi addirittura il dubbio che entrambi continuino a cercare in ogni modo pubblicità. L’avvocato di Alessandro Basciano si sofferma sulla commozione di Sophie Codegoni per una lettera che il padre di sua figlia le ha scritto di recente.
A La volta buona il caso Alessandro Basciano e Sophie Codegoni
Si sta esagerando? Solo perché sono persone note? Dopo le denunce c’è stato l’arresto di Basciano e Massimo Lugli dice la sua: “Al di là del cattivo gusto degli insulti e delle cose del gossip c’è tutto il resto, c’è un aspetto penale che mi rende perplesso. Cioè il carcere in generale, lasciamo perdere questa, ma si può arrestare una persona e poi lo stesso magistrato lo rimette fuori dopo 36 ore? Qualcosa non funziona, allora le manette sono una cosa seria, chi frequenta le carceri, chi ce stato lo sa che anche poche ore cambiano una vita. Secondo me o il pericolo c’è e allora va benissimo perché tolleranza zero contro chiunque minaccia, insidia una donna, la disturbo, ma se non c’è allora bisognerebbe domandarsi se forse con una persona meno nota le cose sarebbero andate in modo diverso”.
Anche Federico Ruffo è perplesso per la stessa ragione: “Chiunque abbia frequentato un tribunale, la procura insomma, rimane perplesso, nel senso che per metterti in carcere ci sono tre possibilità: se puoi reiterare il reato e quindi devi essere pericoloso cioè c’è il rischio che tu torni la picchi questa donna, la perseguiti. Quello che viene contestato non mi è sembrato questo il caso tanto che l’hanno rimesso fuori. Che tu fugga, non mi sembra di avere davanti un uomo pronto a fuggire con quello che gli rimane dei suoi risparmi. Oppure che tu inquini le prove e non mi sembra di avere davanti un genio criminale in grado di prendere e cancellare qualunque prova da un telefonino che fra l’altro tu puoi cancellare quello che ti pare ma i periti lo prendono e lo beccano in ogni caso. Tutto quello che c’è sul tuo telefonino resterà quindi io quando ho letto di questa incarcerazione ero un po’ perplesso”.
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Caterina Balivo invece non la pensa allo stesso modo ma ha voglia di fare chiarezza: “le accuse ci sono”. Per il legale di Alessandro Basciano la scarcerazione dopo meno di 48 ore con nessuna restrizione potrebbe significare che la decisione di metterlo in carcere sia stata fatta con leggerezza. Ma se invece fosse stato un eccesso di zelo da parte del giudice?