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Stefano Tacconi tre anni di inferno, Laura ricorda quella telefonata dall’ospedale e quando dovevano legarlo

Tre anni terribili per Stefano Tacconi e la sua famiglia. Sua moglie racconta i momenti più difficili

Stefano Tacconi malattia

E’ Stefano Tacconi ad entrare per primo oggi nello studio de La volta buona, poi entra Andrea, il suo primo figlio, c’è anche l’ingresso di Laura Speranza, sua moglie.

Tre anni di inferno e tante lacrime per Stefano Tacconi, lui che non ha mai pianto, come racconta Andrea, da quando lotta contro l’aneurisma si emoziona facilmente e oggi in tv lo fa più volte, per l’amore che sente intorno, per quello che gli è accaduto, perché si sentiva onnipotente. Otto caffè al giorno, le sigarette ma lui il grande Tacconi ex portiere della Juve e della Nazionale non avrebbe mai immaginato niente di quanto accaduto quel maledetto giorno.

Stefano Tacconi tre anni di inferno, Laura ricorda quella telefonata dall’ospedale

Quel mal di testa fortissimo a cui non era abituato e quando è andato in coma c’era suo figlio Andrea che ha reagito subito nel modo giusto ma non ha avuto il coraggio di avvisare casa, la madre, era il suo compleanno, c’era la festa da organizzare. Ci hanno pensato i medici ad avvisare Laura, lei che arrivata in ospedale si è sentita dire di pregare per il suo Stefano. 
Al risveglio dal coma Stefano Tacconi ha visto il volto di sua moglie, ha pensato che fosse morta anche lei. Oggi fa sorridere ma spiega tanto del suo dramma. 

Stefano Tacconi si commuove, pensa alla sua vita spericolata, quella che aveva prima, quella che adesso può raccontare ma le lacrime scendono da sole. Pensa a sua moglie, a quando il medico le ha detto di andare a casa e pregare. E’ lei che devota a Padre Pio da sempre ha pregato davvero tanto. 

Entra Laura in studio con la canzone che Stefano ha chiesto per lei: Alta marea. La famiglia ha salvato Tacconi, l’amore l’ha rimesso in piedi ma ha ancora tanta strada da fare, deve fare tanta riabilitazione, deve pensare a se stesso e curarsi come non ha mai fatto prima. Sono stati tre anni difficili dove davvero all’inizio hanno pensato che non ce la facesse. La prima notte, il primo mese, i momenti più duri, tutto poteva accadere. 

>>> Stefano Tacconi in sala operatoria

Laura ricorda quella telefonata dall’ospedale, era gravissimo, si è sentita mancare il terreno sotto i piedi, è crollato tutto. Era l’inizio di un incubo ma è andata come forse nessuno immaginava. 

Stefano ha dovuto imparare di nuovo a fare tutto, qualunque cosa, parlare, mangiare, camminare, stare dritto. L’hanno dovuto legare, purtroppo l’hanno dovuto fare perché era irrequieto, perché con la carrozzina andava ovunque in ospedale e poi non riusciva più a tornare. Per Laura e Andrea era doloroso andare da lui in ospedale e vederlo attaccato ma anche quello era necessario. Non è stato semplice e non è ancora semplice. 

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