Ascolti horror per Pomeriggio 5 ma la cosa non fa neppure notizia
Che brutti numeri per Pomeriggio 5: Myrta Merlino va davvero male ma ormai non ne parla più nessuno
C’è qualcuno che ancora si meraviglia del fatto che Pomeriggio 5 si muova tra il 12 e il 13 % di share e che riesca a portare a casa a stenti una media superiore al milione di spettatori? Decisamente no, e infatti quasi non se ne parla più. In principio c’erano le sfide, i testa a testa tra Matano e Barbara d’Urso. Poi pian piano anche Carmelita si era dovuta arrendere allo stra potere di Vita in diretta. Eppure, non aveva mai incassato ascolti così tanto bassi, gli stessi che Pomeriggio 5 sta facendo in questa stagione e che aveva registrato nella precedente. Myrta Merlino ha dalla sua parte l’azienda, fiera e felice di questo nuovo corso, di quello che il programma è diventato. E dunque, tutti contenti. Eppure i numeri sono li, alla portata di tutti.
Disastro ascolti Pomeriggio 5: un flop di cui si parla ben poco
Vediamoli dunque i numeri del pomeriggio. Ieri, 25 settembre 2024, La vita in diretta nella presentazione ha registrato una media pari a 1.525.000 con il 19.55%, e nel programma 1.899.000 con il 21.71%. Neppure uno dei risultati migliori di questa edizione per Alberto Matano che ha dimostrato di poter fare anche di meglio. La lieve flessione di Rai 1 non è bastata a portare pubblico su Canale 5. La puntata di Pomeriggio 5 in onda ieri è stata vista da una media di 1.155.000 con il 14.87% nella prima parte; nella seconda 1.038.000 con il 12.17% e nei saluti 1.183.000, 12.21%.
Sono numeri che possono rendere felice una rete? Sono i numeri che Barbara d’Urso incassava senza nessun genere di problema e che erano ritenuti fallimentari dall’azienda, a quanto pare, visto quello che è stato poi il destino della conduttrice. Questo è quanto e pare che a pochi interessi. Dunque si va avanti con un Pomeriggio 5 che incassa ascolti molto bassi e che regala, soprattutto nella seconda parte, spettacolini non molto degni della svolta dignitosa voluta da Berlusconi.