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Reazione a Catena e gli ascolti bassi: non sarà anche colpa dei concorrenti?

Perchè gli ascolti di Reazione a catena non decollano, siamo sicuri che il solo problema sia Pino Insegno?

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Un anno fa di questi tempi, Marco Lioni volava su Rai 1 con quasi il 30 % di share con il suo Reazione a catena. Numeri che non si vedono spesso in questa stagione e forse la colpa, non è solo di Pino Insegno. Il programma è rimasto il medesimo, poi il conduttore potrà piacere o non piacere ma di certo non è tutta sua la colpa se si perdono strada facendo quasi 400 mila spettatori rispetto al passato. Anche in una giornata come quella di ieri in cui, al pomeriggio, non c’era il calcio. Se infatti si possono giustificare gli ascolti molto al di sotto della media, in pomeriggi in cui il calcio svetta in chiaro dalle 18 all 20, non si può trovare un alibi per gli altri giorni della settimana.

E viene da chiedersi che cosa succederà a fine luglio quando su Rai 2 e Rai Sport arriveranno le Olimpiadi che potrebbero fare danni ben più importanti gli ascolti di Reazione a catena. Il vero dato però è un altro e chi ha seguito le ultime puntate di Reazione a catena non ha potuto fare a meno di notarlo. I concorrenti sono deboli. Nelle passate edizioni, le squadre protagoniste di Reazione a catena, infiammavano l’entusiasmo del pubblico. Anche sui social il programma andava molto più forte.

Reazione a catena e gli ascolti bassi: concorrenti con poco appeal?

Il lavoro del casting fatto nelle passate edizioni ha portato il pubblico ad appassionarsi alle storie dei concorrenti. Non solo per le vicende personali ma anche per la bravura nel gioco. La puntata di ieri è stata un disastro e non è la prima volta che la squadra che si presenta al gioco finale, compete per un montepremi bassissimo, ieri meno di 200 euro. Dunque l’ultima mezz’ora del programma diventa davvero noiosa e non porta i telespettatori ad appassionarsi al gioco e questo si sa, fa perdere ascolti. Quando c’è una squadra che va forte, ti viene da pensare che devi sintonizzarti davanti alla tv per seguire una nuova puntata, quando hai dei concorrenti anche scarsi nel gioco, non sei per nulla interessato a sapere come finirà. Dunque servono squadre più forti, concorrenti più empatici. A tal proposito chi fa i casting in rai dovrebbe dare una occhiata alle puntate spagnole del gioco. Se anche i concorrenti non brillanto per sagaci a intelligenza, portano in tv una ventata di leggerezza e simpatia che incolla il pubblico letteralmente al programma.

E dunque non puntiamo il dito solo contro Pino Insegno perchè i problemi di Reazione a catena quest’anno, sono bel altri.

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