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Non brillano gli ascolti di Reazione a catena: un anno fa Liorni faceva molto meglio

Si può fare di più? Decisamente si. Gli ascolti di Reazione a catena per ora non brillano

ascolti reazione a catena

Non era ancora in onda Reazione a catena un anno fa, di questi tempi. Marco Liorni infatti era arrivato più tardi e Flavio Insinna aveva tenuto compagnia al pubblico anche nel mese di giugno con L’eredità. Una scelta che aveva ripagato la Rai, basterebbe pensare che di questi tempi, i numeri erano decisamente più alti. Non considerando i giorni in cui i palinsesti erano stati influenzati dai funerali di Berlusconi, le puntate di giugno de L’eredità viaggiavano con una media di almeno 300-500 mila spettatori in più rispetto ai numeri di quest’anno. Non dati allarmanti certo. Ma neppure numeri che possono dare una spiegazione alla scelta della Rai di rivoluzionare tutto, affidando Reazione a catena a Pino Insegno. E sia chiaro, avremmo fatto questo discorso per qualsiasi altro conduttore. Il problema non è chi, ma perchè. E tra l’altro, proprio in questi giorni, analizzando i dati di ascolto di Rai 2 in prima serata con l’atletica, una domanda sorge spontanea: come mai non fare come in passato ? Come mai le gare hanno preso il via su rai 2 solo dopo le 21 mentre il pubblico si è sorbito le repliche di telefilm americani che di certo avrebbero potuto attendere?

Perchè non provare a staccare Canale 5 dando anche a Rai 2 una possibilità maggiore nel pre-serale con le gare di atletica collegandosi già alle 19 e perdere così tanto ? E’ vero che ci sono i canali sportivi, però è anche vero che questo genere di eventi, dovrebbero avere una vetrina ben diversa. E invece il nulla cosmico. Un peccato anche se verrebbe persino da malignare nel pensare che forse, con lo sport su Rai 2, Reazione a catena avrebbe risentito, e non poco . Vedremo che cosa succederà con le Olimpiadi, altre scelte folli pur di non condannare Rai 1?

Gli ascolti di Reazione a catena: si può fare di più

C’è ancora comunque tempo per prendere piede nel pre serale di Rai 1 . Reazione a catena è il gioco dell’estate. Si potrebbe confermare con questi numeri, che in ogni caso, come detto, non sono deludenti, ma neppure così entusiasmanti. Oppure potrebbe persino iniziare a perdere qualcosa strada facendo. E allora si che la Rai dovrebbe dare delle spiegazioni . Peccato perchè Pino Insegno sta pagando a caro prezzo questo ritorno in tv. Se le modalità fossero state diverse, come avrebbe meritato essendo un professionista, forse tutto sarebbe andato in un altro modo. La Rai sta tirando la corda: il rischio del pre serale, con Reazione a catena, l’access prime time da settembre. Si rischia di distruggere quello che si era costruito con fatica.

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