Simona Ventura a Belve manda a quel paese chi la credeva morta
La credevano morta, Simona Ventura racconta tutto a Belve e manda a quel paese chi l'ha invidiata, chi ha goduto pensando che lei fosse spacciata ma commossa ricorda anche altro
Tra le tre interviste di questa sera a Belve senza dubbio la più attesa era quella di Simona Ventura. Le sue risposte alle domande di Francesca Fagnani sono state tutte ricche di dettagli, tutte con l’aggiunta delle sue emozioni. Credevano fosse morta, l’hanno pensato e anche sperato in molti, Simona Ventura racconta dell’invidia che hanno avuto per lei. Professionalmente morta, ovviamente si riferisce a questo perché c’è chi ha approfittato dei suoi momenti più bui, perché le iene sono sempre ovunque. Non si è risparmiata a Belve con i suoi ricordi parlando anche dell’aborto, di quando era giovanissima, un dolore sempre presente, oggi non lo rifarebbe, se tornasse indietro la scelta forse sarebbe diversa.
Simona Ventura a Belve manda a quel paese chi credeva fosse morta
Ha subito l’invidia di chi voleva essere come lei. A volte l’ha subita, altre volte non ci ha pensato ma se è stata danneggiata dall’invidia oggi non ci pensa, perché sente di essere così felice che non ci fa più caso. Non dimentica ma non ci pensa più. “Perché io vivo un momento talmente bello che sinceramente ho già dimenticato. Se il fatto di essere stata nel buco nero, essermi liberata, essere riuscita a ritornare, dov’ero no, però insomma, ci stiamo lavorando. Se questo fatto e tutte queste sofferenze, anche questi momenti bui mi hanno forgiato e mi hanno aiutato a essere la donna che sono oggi, ben venga”.
Ma c’è stata una voce che in passato l’ha fatta soffrire molto: “Una maldicenza che mi costrinse per molto tempo a farmi il test del capello, per dimostrare di essere pulita”. Simona Ventura spiega di non aver mai avuto dubbi: “Una voce che era stata messa in giro da persone che volevano farla girare. La voce eh, non la droga! e poi ho capito perché…”.
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L’aborto giovanissima
Giovanissima Simona Ventura rimane incinta e decide di abortire, una scelta sofferta che non rifarebbe più nella sua vita e a Belve gli occhi diventano lucidi anche se è passato tanto tempo da quel momento. “Tornassi indietro non lo rifarei perché nonostante tutto quello che ho avuto nella mia vita non passa giorno che non ci sia un pensiero per questo bambino”. In quel momento però non ha visto altra scelta e anche se Simona Ventura ha poi avuto i suoi figli in quel momento sentiva che era la cosa giusta. “Sono scelte sofferte che dovrebbero essere appannaggio al 100% delle donne, solo le donne possono parlare di questo”. Lei ha deciso da sola ma non era sola, è stata aiutata; il padre del bambino mai nato non l’ha mai saputo.
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