Ballando con le stelle 2023: tagliare, tagliare, tagliare…
La vera mission di Ballando con le stelle si è persa ormai strada facendo. Ballando con le stelle 2023 è diventato a tratti indigesto e ha mille difetti che si potrebbero correggere se solo lo si volesse. La parola d'ordine potrebbe essere una, un verbo: TAGLIARE
Non c’è molto da dire su questa edizione di Ballando con le stelle: bisogna darsi tutti una ridimensionata. Milly Carlucci può contare su un cast pazzesco, Veri VIP che sanno anche ballare bene. Eppure per l’ennesima volta, si è virato sulle polemiche. Un peccato perchè Ballando con le stelle 2023 doveva raccontarci altro, doveva raccontare al pubblico altro e invece di ballo si parla per il 5 % del programma, tutto il resto è altro. E si, lo diciamo da anni, c’è lo spettacolo, la parte emozionale, il racconto. Ma tutto questo ormai si è perso strada facendo. Tra risolini, mancanze di rispetto, provocazioni di basso livello e siparietti davvero incommentabili, tutta l’essenza di Ballando con le stelle si è persa.
E pensare che Milly Carlucci continua a dire che l’edizione italiana è il faro per quelle degli altri paesi. Non ci pare, ma se ne è convinta la conduttrice che ha completamente snaturato un format, ci crediamo.
Ballando con le stelle 2023: tagliare e tagliare
Cosa non funziona di questa edizione di Ballando con le stelle? Decisamente molte cose. La prima cosa da fare sarebbe quella di ridurre la durata. Tagliare i minuti di messa in onda. Impensabile chiudere all’una passata di notte. Si lo fa anche Canale 5, si ci sono esigenze di rete. Ok ma con una differenza: Ballando con le stelle inizia un’ora prima di Tu si que vales. Inoltre è una gara e il pubblico vorrebbe vedersi il finale. Tu si que vales è una sequenza di esibizioni una dietro l’altra, puoi non seguire tutto. Ma se sai che un programma chiude all’una di notte, parti già scoraggiato e non lo guardi dall’inizio.
Le clip servono davvero? Si è visto che i giudici non ascoltano, se non per rare eccezioni quello che i protagonisti di Ballando dicono in queste benedette clip. Che potrebbero anche essere funzionali al programma ma durano troppo. Il dono della sintesi: 2 minuti e via non ore su ore a parlare spesso del nulla ( ieri l’ennesima clip su Izzo e Tognazzi completamente inutile ad esempio).
Teo Mammacuri convinto di essere il conduttore o il giudice di Ballando con le stelle. Ha fatto ridere nella prima puntata, nella seconda, adesso non si sopporta più. Siamo andati decisamente oltre.
Anche il ruolo di Alberto Matano e quello dei tribuni del popolo e quello degli ex maestri di Ballando è discutibile. Rossella Erra resta un mistero della tv, dovrebbe farsi portavoce di quello che pensa il pubblico a casa ma esprime solo giudizi personali che quasi mai rappresentano il pensiero del telespettatore. Sara di Vaira e di Pasquale fanno il loro: se si va alla ricerca di maggiori giudizi sul ballo, allora si trovi il coraggio di mettere un altro esperto in giuria, non di averlo a lato come soprammobile.
Ballando con le stelle compirà presto 20 anni e resterà di certo uno dei capi saldi della Rai, visto che le nuove proposte non funzionano mai. Si può andare in onda con un format dignitoso che rispetti il pubblico e soprattutto le aspettative di chi vorrebbe ridere e divertirsi ma anche emozionarsi con le storie e con il ballo. Non dovrebbe essere poi così complicato.