Katia Ricciarelli si vergognava perché non aveva il bagno in casa: “E’ stato terribile”
Katia Ricciarelli era così povera da non avere il bagno in casa, per lei la sofferenza più grande
Katia Ricciarelli è arrivata al successo attraversando la povertà, quella che ha vissuto da bambina. A La volta buona, a Caterina Balivo, svela la vergogna terribile che provava perché non aveva il bagno in casa. Due stanze e niente altro, quella era la sua casa ma il bagno era fuori e Katia Ricciarelli durante il giorno non ci andava mai, si vergogna di farsi vedere da chi abitava nella meravigliosa villa di fronte.
L’ha sognata per anni quella villa, immaginava potesse averne una simile. Il sogno si è realizzato ma da bambina, da ragazzina, quanta vergogna, quella che non riesce a dimenticare. Voleva diventare qualcuno Katia Ricciarelli, per riscattare la sua mamma che era vedova. Era bellissima e tutti dicevano che era troppo bella per essere onesta. Le promise che l’avrebbe fatta vivere come una regina e ci è riuscita.
La casa modesta di Katia Ricciarelli
Sorride mentre lo racconta ma è per nascondere il dispiacere che ancora sente. Lei guardava quella villa ma loro guardavano anche la “gentaglia” che abitava invece dove stava lei con la mamma e gli altri parenti.
Quella del bagno è stata la sofferenza più grande, il rispetto si supera ma non avere nemmeno la possibilità di andare al bagno è terribile
Il figlio del capo
Crescendo ha lavorato in una piccola fabbrica. Katia Ricciarelli si innamorò del figlio del capo, il suo primo amore ma che ha dimenticato presto. Lui si vergognava di lei, perché era povera, perché era un’operaia della sua fabbrica. Anche in quel caso la cantante lirica ha avuto il suo riscatto. Quando poi andò a lavorare la Upim, era salita di grado, lui la andò a prendere, voleva salisse in fretta in macchina ma Katia Ricciarelli è salita nell’auto dietro, c’era per lei un altro bellissimo ragazzo. “Queste sono le soddisfazioni della vita”.
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La fede è arrivata solo dopo
La fede prima non faceva parte della sua vita, non andava in chiesa da piccola perché non solo non c’era il tempo perché doveva lavorare ma c’erano anche le persone che invece in chiesa ci andavano, i ricchi, che la facevano vergognare. A 20 anni ha invece avuto una crisi, ha pensato che forse dovesse farsi suora, ma è durata poco perché la sua mamma sapeva che non era nata per fare la suora.