La volta buona di Caterina Balivo: piacevole ma già visto
La volta buona di Caterina Balivo è un po' Vieni da me un po' Detto Fatto: piacevole ma poco originale
Prima puntata de La volta buona, prime sensazioni. Troppo presto per dare un giudizio al programma di Caterina Balivo, basterebbe pensare che Pomeriggio 5 ha cambiato pelle per 5 puntate su 5 la scorsa settimana. Ci vuole tempo, certo. Ma la narrazione che si vuole fare nel pomeriggio di Rai 1 è abbastanza chiara. Per cui facile è anche dare un primo giudizio sul programma che ha preso il posto di Oggi è un altro giorno. La volta buona di Caterina Balivo è un Vieni da me in cui si rimescolano le carte. Un collage di cose già viste, messe insieme con nomi diversi ( come l’intervista tipica a un ospite che a Vieni da me si svolgeva sulla lavatrice o davanti alla cassettiera).
Poi ci sono i servizi alla Detto Fatto, con Enzo Miccio ed Elisa d’Ospina al posto di Giovanni Ciacci. Non ci sono palette, non ci sono voti ma i toni sono i medesimi, con qualche cambiamento, anche perchè negli ultimi anni, il pubblico è cambiato come il linguaggio e certe cose in tv non si dicono più. C’è il glamour popolare che si fonde con i toni di ospiti che parlano bene ma c’è anche la genuinità di Caterina Balivo che potrà anche non piacere a molti, ma che è comunque, una professionista nel suo. Ed è inutile fare paragoni, anche perchè da 10 anni a questa parte, in salse diverse, nel pomeriggio della Rai, c’è sempre lei.
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La volta buona di Caterina Balivo: nulla di nuovo sotto il sole
Il vero problema, che sta alla base di tutti gli esordi, è che ci promettono spesso programmi super originali, programmi innovativi che rivoluzioneranno il linguaggio, che sconvolgeranno il pubblico per idee e contenuti. Poi sono sempre gli stessi. Cambiano le luci, i divani e gli arredi neppure troppo, cambiano i nomi, i titoli, gli ospiti ma il succo è che resta tutto uguale. Interviste, chiacchiere, rvm, giochi telefonici. Immaginate la puntata de La volta buona di oggi con il titolo Vieni da me, avreste notato alcuna differenza?
Alberto Matano ha portato a Caterina Balivo un bel corno, che le sarà decisamente utile per il capitolo ascolti. Un capitolo delicato che apriremo solo nelle prossime settimane, quando si potranno fare confronti con numeri e dati. E torneremo a parlare anche dei contenuti, perchè rivedere il tutto si può. Di cose da sistemare e migliorare ce ne sono, come ad esempio quella simpatica band che entra negli spazi all’improvviso, abbiamo avuto quasi l’impressione che neppure la Balivo fosse a conoscenza degli spazi in cui ci sarebbe stata la musica. Così chiaramente non funziona. Si può fare di meglio.
Per tutto il resto, citofonare agli autori…
Lei non li ama, loro la ameranno? Vedremo…
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