La vergogna di Antonella Elia: “Ho abortito, ho ucciso mio figlio e rimpiango di averlo fatto”
Antonella Elia è in lacrime, parla di omicidio, di peccato mortale, di avere ucciso suo figlio
Antonella Elia aveva già parlato dell’aborto, aveva già confidato di avere abortito quando era giovanissima. A Oggi è un altro giorno Serena Bortone tocca di nuovo quell’argomento che le farà male per sempre, forse sempre di più. E’ durissima Antonella Elia verso se stessa, ha il rimorso di quella scelta fatta quando era poco più che ventenne. “L’aborto è la più grande vergogna della mia vita”. Non l’aveva detto a nessuno, era un segreto ma quando un giornalista le chiese di dirgli un segreto, una cosa che non aveva mai detto a nessuno Antonella Elia non ha mentito, ha chiesto a chi la stava intervistando di non dirlo a nessuno. “Ma ho gettato la mia vita a brandelli in pasto a tutti”. Sa di essere stata una sciocca, era il suo segreto, le faceva già male tenerlo dentro e quando tutti hanno letto l’intervista è stato peggio, ha pianto a lungo quel giorno. Non dà la colpa al giornalista perché alla fine gli aveva detto che se voleva poteva scriverlo, salvo poi pentirsi.
Antonella Elia a Oggi è un altro giorno
Si confessa allo specchio: “Vedere pubblicato un segreto di cui ci si vergogna profondamente è orribile ed è come gettare la tua vita a brandelli in pasto… che poi le persone sono sempre affettuose, comprensive e amorevoli però se tu ti vergogni profondamente di una cosa non la devi dire. Ma io dico tutto perché non son capace fin da bambina di tenermi nulla, è come se fosse catartico per me raccontare i peccati e i mali della mia vita. E abortire è un peccato, è un male perché uccidi un essere vivente e io adesso rimpiango di averlo fatto, ora che ho la ragione dell’adulto ora che ho sviluppato magari una sensibilità superiore. Mi rendo conto di aver commesso un peccato gravissimo e io ora avrei un figlio che non avrò e che non ho e che ahimè ho ucciso”.
Serena Bortone dinanzi a tanta emozione, a quel dolore che fa male anche a chi ascolta, prova a difendere il diritto delle donne all’aborto. Ma Antonella Elia parla per se stessa, confessa il suo peccato e confessa di essersi pentita. Parla solo di lei e non delle altre donne, parla di omicidio, di peccato gravissimo, non si rivolge alle altre donne ma solo alla sua coscienza.